Di seguito riportiamo il testo dell'emendamento che all'art 6bis del decreto legge in esame presso la commisione bilancio del Senato, introduce importanti novità nel processo civile. Spunta la figura del giudie ausiliario cui dovrebbero essere affidati i processi che richiedono più urgente trattazione. Altre innovazioni riguardano l'organizzazione dell'attività giurisdizionale civile, il processo per cassazione, ed alcuni articoli del vigente codice di procedura: prova testimoniale assunta da un cancelliere, motivazione breve, limitazioni all'impugnazione.

L'Unione Camere Penali pur non contestando la legitimità della protesta dei Magistrati, non ne condivide le modalità di attuazione, che segnano una spaccatura con l'Avvocatura, del tutto ingiustificata: "Il problema è che nel “vademecum” dell’ANM, fra le modalità mediante le quali attuare lo sciopero “bianco” - scrive l'UCPI nel comunivcato di risposta dell'11/6 in allegato - si prevede che “nei giorni della protesta devono essere sospesi i colloqui diretti fra PM e difensore” e che “i contatti fra i difensori e il giudice al di fuori dell’udienza devono essere effettuati solo attraverso la presentazione di istanze” come se i colloqui fra avvocati e magistrati non fossero previsti da norme positive e fossero dunque –di regola- soltanto l’oggetto di una benevola concessione e, appunto, come si dice nel “vademecum” elaborato dall’ANM, una “supplenza” non dovuta.

I giovani avvocati sembrano poco reattivi a darsi una moderna ed efficiente organizzazione dello studio e soprattutto a utilizzare la "vetrina" del web per promuovere la propria attività e avvicinare clienti