Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Salerno
SEGRETERIA TEL. 089241388
FAX 0892574357
INDIRIZZO PEC
segreteria@pec.ordineforense.salerno.it
CASSA FORENSE NEWS
* * * I fantasmi a volte ritornano. Specie se li rievochiamo, la suggestione diventa forte. Anche perchè le esperienze passate hanno lasciato il segno, con la soppressione del Tribunale di Sala Consilinae e di alcune importanti sezioni come quella di Eboli. E' una prestigiosa associazione di avvocati, la Camera Penale Salernitana, che ha rispolverato nei giorni scorsi lo spettro di nuove soppressioni di uffici giudiziari nella provincia di Salerno, già colpita nel 2012 dalla "epocale" qunto nefasta riforma completata dalla Ministra Severino. Per la verità non si tratta di una novità assoluta,...
WEB MAIL
AMERICO MONTERA (Presidente Ordine Forense di Salerno)
Sezioni: FOCUS
Data di pubblicazione 29/01/2007
RELAZIONE INAUGURAZIONE ANNO GIUDIZIARIO 2007



Eccellenze, Autorità, gentili Signore,rappresentanti della stampa, colleghi, la partecipazione della classe Forense a questa Assise è, per la verità, solo un atto di rispetto verso la Corte Ecc.ma: proprio non vi sarebbero altri motivi per assicurare una presenza che alla lunga coinvolge l'Avvocatura Salernitana, come quella di tutte le sedi distrettuali, in un cerimoniale la cui solennità contrasta in modo così palese con la ruggine dell'apparato giudiziario e della funzionalità della Giustizia.
Ma il silenzio, la eventuale mancata partecipazione, potrebbero determinare l'equivoco di ritenere che, alla fine, di fronte alla reiterazione di comportamenti inaccettabili, anche gli Avvocati si siano arresi.
Ed allora è giusto che, ancora una volta, sia pure ripetendo temi ormai antichi, si dicano pubblicamente almeno alcune cose che, ormai, costituiscono argomento quotidiano per la informazione nel rappresentare una condizione di sfascio pressochè totale e senza che vi siano apprezzabili segni di una seria e concreta intenzione di porvi rimedio.
Guardando all'indietro, nel tempo, viene proprio da ritenere che la totale indifferenza sin qui dimostrata dalla Classe politica e da quanti hanno avuto ed hanno il privilegio di reggere le sorti della Amministrazione della Giustizia coincida precisamente nel non volere una Giustizia rapida, efficace, di pronto intervento evidentemente perchè c'è l'interesse o ad evitare che tale essa sia. per cui, non rinvenendosi caratteristiche utili alla regolamentazione della vita sociale e civile del popolo, il disimpegno, l'abulia, la trascuratezza hanno finito per avere il sopravvento sulle giuste aspirazioni dei cittadini.
Si aggiunga, a questo - e proprio mi duole doverlo dire anche se da anni ne vado parlando - il progressivo scadimento delle funzioni giudiziarie determinato dall'abbandono del criterio del merito nella progressione delle carriere: il privilegio concesso all'età ha determinato un costante deterioramento della professionalità anche se, bisogna dirlo per obiettività, tale aspetto negativo non è generalizzato incontrandosi fortunatamente ancora oggi Magistrati assolutamenti degni di ogni considerazione per l'impegno e la dedizione puntuale e scrupolosa nell'assolvimento del proprio compito.
Ma il fatto è che, nella generale accezione del termine, qualcosa sembra essersi incrinato a tutto svantaggio del prestigio di una Classe che si vuole restituita, per indipendenza, per autonomia, ai fasti antichi: queta è una aspirazione avvertita dagli stessi appartenenti al Corpo Giudiziario oltre che dalla Classe forense, dalla cittadinanza intera.
Non giova certo, d'altra parte, a restituire fiducia la evidente politicizzazione di parte della Magistratura, troppo spesso compromessa da giuochi di corrente e da aspirazione di potere, così come non goivano le notizie ormai pressochè quotidiane di sospetti nei confronti di Magistrati, oggetto spesso di attacchi da parte di altra parte dello stesso Corpo tant'è che si consumano veleni nell'addebitare provvedimenti che non sarebbero ispirati precisamente a ragioni di giustizia ma a scopi diversi.
Sarà forse, questo aspetto, una conseguenza inevitabile della attuale fase politica che stiamo vivendo nella quale si ha la prova provata che gli interessi effettivi del popolo siano stati accantonati di fronte alla lotta per la conquista del potere ma non è affatto commendevole, nè giusto, che ormai sia diffusa la sensazione che la indipendenza e la autonomia del Magistrato, caratteristica principe di chi deve rendere giustizia, siano ormai qualità perdute.
Ebbene, Eccellenze, Autorità, gentili Signore, Colleghi,
quella che ho letto sin ora è la relazione tenuta dal mio predecessore, Avv. De Nicolellis, in occasione dell’anno giudiziario 1996.
Tale relazione sembra redatta questa mattina 26/01/2007.
I politici che si sono alternati in 11 anni non sono stati in grado di portare nessun serio contributo e questi ultimi al Governo hanno come unico obiettivo quello di colpire l’Avvocatura.
E a tal proposito ricordo agli avvocati parlamentari che un prestito presuppone una restituzione e, poiché, si beano nel proclamarsi Avvocati prestati alla politica, dalla quale non sono più stati restituiti, essi appartengono ad altra realtà.
Oggi, come ieri, i politici dimostrano il loro totale disinteresse nei confronti di una Giustizia che non è più in agonia ma è ormai defunta nel nostro Paese, se è vero, come è vero, che alla relazione del Guardasigilli, contenente roboanti quanto irrealizzabili proclami, ieri l’altro - in Parlamento - erano presenti si è no 30 deputati.
L’interesse reale dei politici nei confronti della Giustizia è solo quello di appropriarsi di spazi di potere all’interno del corpo giudiziario, di piazzarvi i loro "rappresentanti", così inquinando quella terzietà che sempre più sembra una illusione perduta.
E si è giunti, così, a vedere che un ex ministro di un Governo diventa giudice costituzionale e provvede a rimuovere forzatamente una grande riforma di civiltà (a prescindere dagli uomini che l’avevano voluta e dalle loro motivazioni) come quella della inappellabilità.
A questo quadro, per così dire "ideologico" sconsolante, si aggiunge lo sfascio e la disorganizzazione di uomini, mezzi, strutture.
Nel nostro distretto manca personale ed il minimo materiale di cancelleria.
Sarebbe stato sufficiente l'importo del costo di un solo drappo che addobba quest'aula per consentire l'acquisto delle biro e del materiale di cancelleria che manca presso l'Ufficio del Giudice di Pace di Salerno.
E così abbiamo deciso di non ascoltare chi rappresenta un Ministro non credibile, ogni volta che parla o tenta di agire, un Ministro che dopo aver detto che il decreto Bersani era stato assunto a sua insaputa, dopo 24 ore lo ha controfirmato.
Non è, ancora, credibile chi progetta fantasiosamente qualcosa che è irrealizzabile: gli Avvocati vogliono la concretezza ed il coraggio delle scelte.
Grazie.
Americo Montera




© 2012 Ordine Avvocati Salerno - Tutti i diritti riservati - P.Iva/C.F. 80031390653 - Powered by ViaDeiMercanti