SEGRETERIA TEL. 089241388
FAX 0892574357 INDIRIZZO PEC segreteria@pec.ordineforense.salerno.it
WEB MAIL
|
MAURIZIO DE TILLA
(Presidente della Cassa Previdenza Avvocati e della Federazione degli Ordini forensi d'Europa)
L'Ue legittima le tariffe e i minimi degli avvocati Il portavoce del ministro Bersani fa finta di non capire il contenuto della decisione della Corte di giustizia delle Comunità europee che ha stabilito la legittimità delle tariffe italiane che fissano i minimi di onorari degli avvocati Anzitutto, è bene ricordare che la legge di ´pseudo liberalizzazione' approvata nell'agosto scorso con la doppia fiducia si è basata proprio sull'affermazione di voler attuare i principi e le direttive europee che l'Avvocatura ha sempre dichiarato, sul punto, inesistenti. Le rappresentanze dell'Avvocatura hanno più volte ricordato che, il 23 marzo 2006, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che ha sancito alcuni principi europei basilari ai quali il ministro Bersani (puntuale in altre vicende) non si è voluto attenere. Il Parlamento europeo ha riconosciuto la funzione cruciale esercitata dalle professioni legali in una società democratica, al fine di garantire il rispetto dei diritti fondamentali, lo stato di diritto e la sicurezza nell'applicazione della legge, sia quando gli avvocati rappresentano e difendono i clienti in tribunale sia quando danno parere legale ai loro clienti. In questa visione complessiva sono più che legittimi i minimi di tariffa a garanzia della qualità delle prestazioni. Incalzato dalle giustificate reazioni dell'Avvocatura, un prestigioso rappresentante del ministero della giustizia è intervenuto nel Congresso nazionale forense tenutosi a Roma (21-24 settembre) e ha dichiarato che non potevano esimersi dall'abolire le tariffe e i minimi degli onorari per gli avvocati in quanto erano in corso due procedure della Commissione europea di infrazione nei confronti del nostro paese. In altri termini si lasciava intendere che i forti venti dell'Europa non avrebbero consentito nemmeno per gli avvocati il permanere di una normativa legata alle tariffe e ai minimi degli onorari. Ebbene, tutto ciò è stato categoricamente smentito dalla decisione della Corte europea di giustizia che ha dichiarato che è pienamente legittimo un provvedimento normativo di adozione di una tariffa professionale che fissi un limite minimo per gli onorari degli avvocati. I giudici comunitari hanno confermato la precedente decisione ´Arduino' ribadendo che la presenza di tariffa minima approvata dal ministero della giustizia su proposta del Cnf non costituisce una violazione delle norme comunitarie sulla concorrenza. Altra è, invece, la questione esaminata dalla Corte di giustizia sul punto ´se tale tariffa (più che legittima) possa o meno essere derogata convenzionalmente'. Sulla inderogabilità dei minimi di tariffa la Corte di giustizia ha rimesso al giudice italiano la facoltà di verificare se tale aspetto risponde o meno agli obiettivi della tutela dei consumatori e della buona amministrazione della giustizia. La Corte di giustizia ha dichiarato che la verifica del giudice potrà effettuarsi solo nell'ambito di una deroga contrattuale dei minimi di tariffa che non va imposta dalla legge, né dal giudice, né dal cliente. La legge Bersani è, quindi, andata ultra petitum in quanto avrebbe dovuto intervenire solo sulle ipotesi di inderogabilità, e non già sull'abolizione delle tariffe professionali e dei minimi degli onorari giudiziali e stragiudiziali. Maurizio De Tilla 11 dicembre 2006 |