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* * * I fantasmi a volte ritornano. Specie se li rievochiamo, la suggestione diventa forte. Anche perchè le esperienze passate hanno lasciato il segno, con la soppressione del Tribunale di Sala Consilinae e di alcune importanti sezioni come quella di Eboli. E' una prestigiosa associazione di avvocati, la Camera Penale Salernitana, che ha rispolverato nei giorni scorsi lo spettro di nuove soppressioni di uffici giudiziari nella provincia di Salerno, già colpita nel 2012 dalla "epocale" qunto nefasta riforma completata dalla Ministra Severino. Per la verità non si tratta di una novità assoluta,...
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* SALERNO: INAUGURAZIONE ANNO GIUDIZIARIO 2016
Sezioni: PRIMA FILA
Sezioni: NEWS
Autore Tratto da da Cronache del Salernitano
Data di pubblicazione 31/01/2016


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ANNO DOMINI 2016: INAUGURAZIONE DELL'ANNO GIUDIZIARIO A SALERNO. SOTTO IL SEGNO DI UN NUOVO DUUMVIRATO: ISIDE RUSSO E LEONIDA PIMICERIO.

IL PRESIDENTE AMERICO MONTERA :" La verità e che la Giustizia è in ginocchio". E sulle riforme e l'organizzazione avverte: " senza gli Avvocati non si va da nessuna parte".

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A cura dell'Avv. Enrico Tortolani
Consigliere C.O.A. Salerno
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L'arrivo, freschi di nomina, dei nuovi Presidente della Corte di Appello, Iside Russo, e Procuratore Generale, Leonida Primicerio, ha catalizzato l'attenzione dei numerosi partecipanti alla cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario 2016, che hanno affollato il salone allestito al primo piano del palazzo di giustizia. Una scenografia che, per quanto si tenti di ridurre a sobrietà, non può fare a meno di simboli e gerarchie, dettate da un rigido protocollo.

Subito assume la direzione dei lavori, con il giusto piglio, sebbene con qualche lieve cedimento all'emozione, la Presidente Russo: " Nel segno della continuità" tiene a precisare con lo sguardo rivolto al parterre della autorità, ove siedeva Matteo Casale, da cui ha ricevuto il testimone. Con lui raccoglie saluti ed applausi anche Lucio di Pietro: insieme hanno lasciato il 31 dicembre scorso, per raggiunti limiti di età, i vertici del distretto salernitani.

" Questi nostri uffici sembrano una stazione ferroviaria - ha detto con un sorriso l'Avv. Montera - c'è chi arriva e chi parte" e qualcuno ha percepito un pò di rimpianto nei ringraziamenti diretti al Presidente Casale per il lavoro svolto e lo spirito di collaborazione con cui ha sempre improntato i rapporti con il Foro.

Ma dobbiamo guardare al futuro. La Presidente Russo, nella sua introduzione, non si sottrae ad una disamina spietata delle criticità: cittadella giudiziaria, condizione degli uffici dopo gli accorpamenti, l'anomalia di Eboli - sezione che benchè soppressa è ancora in pieno esercizio; e poi il Tribunale di Nocera, in piena crisi per carenza di giudici e personale di cancelleria,ogni oltre tollerabile limite.

Ultima grana, in ordine di tempo, la eventualità dell'accorpamento della Corte di Appello a quella di Napoli, per un progetto di regionalizzazione degli uffici del secondo grado. Allo stato, non sembra di probabile attuazione, ma c'è un progetto di legge che -per ora - langue al Senato, ed una commissione ministeriale che lavora alla revisione delle circoscrizioni giudiziare, enessuno ha interesse ad una accelerazione. Però meglio organizzare la resistenza, per prevenire... non si sa mai.

Tutti i dati che oggettivamente fotografano la realtà nel nostro distretto, sinteticamente esposri dalla Presidente Russo, sono riportati nella rituale relazione annuale, che per questa edizione è stata curata dal Presidente Vicario della Corte di Appello, Claudio Tringali, investito del compito in attesa del nuovo pesidente, da cui oggi ha ricevuto ampio riconoscimento per il puntuale lavoro, insieme all'apprezzamento di tutti gli operatori. Una sottolineatura: ha colpito favorevolmente la bella veste grafica che ha completato la ponderosa relazione, e pone al centro dell'attenzione la cittadella giudiziaria. In ciò si puo leggere un compiacimento, ma nel contempo, un monito a finire l'incompiuta.

Leonida Primicerio, visibilmente emotivamente coinvolto il nuovo ruolo, dimostra subito la profonda conoscenza di cose e persone della sua terra. Proiettato verso i problemi da affrontare, non nasconde l'apprezzamento per l'Avvocatura salernitana, ricordandone un esponente, che per alcuni anni è stato Consigliere dell'Ordine: l'avv. Mario Scuccimara, scomparso prematuramente una settima fa, con la Toga sempre nel cuore. Il messaggio che ha lasciato come lapidaria sintesi del suo programma operativo: " No a giustizia solo come repressione, ma strumento di tutela dei diritti". Un programma impegnativo, che pone al centro del servizio giustizia, i cittadini con le loro legittime aspettative.

Dopo gli interventi istituzionali arriva il momento del Presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati. Inevitabili i saluti di rito, ma subito punta dritto sul ruolo dell'Avvocatura, definita "baluardo a garanzia dei diritti dei cittadini". Incrocia poi il fioretto con il rappresentante del Consiglio superiore della magistratura il quale ha improvvidamente richiamato" le frizioni deontologiche" dei professioinsti, cui risponde Montera con un secco richiamo ai "panni sporchi in famiglia" per cui a salerno "attendiamo ancora parole di verita".
E ce n'è anche per la politica: "ha espropriato i cittadini del diritto di sciegliere i propri rappresentati, imponendo attraverso i partiti liste bloccate".

Infine anche il rappresentate del Ministro ha ricevuto qualche fendente: " Apprezzo la vostra erudizione, nel richiamare il pensiero di Aristote e Croce. Noi però siamo figli di Zenone e Parmenide, legati alla terra e vincolati al pensiero concreto... La bella copertina della relazione sullo stato della giustizia a Salerno, oggi diffusa, riproduce la cittadella giudiziaria ed il suo simbolico "Faro della Giustizia". Una cartolina, che vorrete recapitare al Ministro, perchè si ricordi di attivarsi: non è più il tempo delle incompiute".

Per chiudere, sul tavolo rilancia e rinnova la disponibilità alla più ampia e proficua collaborazione per migliorae il servizio giustiza, con una sottolineatura: "Senza gli Avvocati non si va da nessuna parte".




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