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* PROCESSO CIVILE TELEMATICO: IL CSM FERMA LA CORSA E CHIEDE INTERVENTI URGENTI
L’introduzione delle tecnologie dell’informatica nel processo civile rappresentano un innegabile elemento di modernizzazione del sistema giudiziario ed uno strumento irrinunciabile per rende più efficiente e trasparente l’amministrazione della giustizia”. Lo sostiene il Csm in una delibera messa a punto dalla Settima Commissione e approvata oggi in plenum in cui si fa un bilancio sul processo civile telematico. Tuttavia il documento di Palazzo dei Marescialli evidenzia una serie di criticità e avanza in proposito richieste specifiche al ministro della Giustizia. “Sebbene la scelta di fondo sia condivisibile - si legge infatti nella delibera del Csm - e, nel quadro della complessiva riduzione delle risorse (grazie anche alla grande disponibilità mostrata dai magistrati, dal personale amministrativo e dagli ordini professionali) i risultati ottenuti siano complessivamente positivi, la risposta proveniente dagli uffici giudiziari è che il sistema richiede notevoli aggiustamenti oltre che interventi di carattere normativo e di generale risistemazione”. In particolare, secondo il plenum di Palazzo dei Marescialli, il Ministro delle Giustizia deve “incrementare le risorse impiegate nell’intero sistema di funzionamento e supporto al processo civile telematico, con particolare riferimento al miglioramento delle forniture di hardware, alla compiuta evoluzione dei sistemi software e degli applicativi, al rafforzamento delle infrastrutture e delle reti, all’incremento dei livelli di assistenza”. Si deve inoltre procedere, continua il Csm, “all’assunzione di personale amministrativo qualificato per le mansioni che il nuovo processo telematico richiede, sia per l’assistenza del giudice che per le incombenze tecniche”. E “assicurare una adeguata e costante formazione del personale amministrativo in servizio per adeguarne le professionalità alle nuove esigenze del funzionamento del processo telematico”. Per i consiglieri del Csm è necessario inoltre: "provvedere ad assumere le iniziative necessarie all’adeguamento delle norme primarie e secondarie per rendere efficace e funzionale il processo civile telematico; costituire un sistema di conservazione dei documenti telematici sicuro e duraturo nel tempo; preservare, attraverso le necessarie dotazioni, le condizioni di salute dei magistrati e del personale impegnato nel funzionamento del processo civile telematico; tenere conto dell’esperienza del processo civile telematico, delle sue criticità e delle sue potenzialità, nel processo di progressiva informatizzazione del settore penale attualmente in atto; invitare la Scuola Superiore della Magistratura a considerare la materia dell’informatica giuridica e giudiziaria, ed in particolare le questioni attinenti al processo civile telematico ed all’informatizzazione del processo penale, quali parti imprescindibili e prioritarie del complessivo progetto di formazione dei magistrati, da attuarsi anche in sinergia con il Ministero della Giustizia ed il Consiglio Superiore della Magistratura, nell’ambito delle rispettive prerogative e competenze”. Fonte NEWS Agenzia Giornalistica il Velino |