E' ancora sciopero dei magistrati onorari di tribunale, cosiddetti vice procuratori e giudici d'udienza. L'associazione di categoria Federmot ha infatti proclamato l'astensione dal lavoro per cinque giornate, dal 20 al 24 ottobre 2014.

I magistrati onorari protestano contro le mancata attuazione di adeguate politiche di stabilizzazione da parte del Ministero della Giustizia.

Federmot ha elaborato una proposta che non scalfirebbe le prerogative della magistratura di ruolo: riservare a Got e Vpo il contenzioso di primo grado seriale e di valore economico gradato e quello in settori specialistici di minore complessità o allarme sociale; creare un regime transitorio che consenta, ai soli magistrati onorari già nominati, di permanere nell'esercizio delle funzioni, previa conferma quadriennale, sino all'età pensionabile; riconoscere ai Got e ai Vpo una retribuzione e un trattamento assicurativo-previdenziale eguale a quello del magistrato di prima nomina, dietro rinuncia allo svolgimento di altre attività lavorative.

"Non si tratta di una rivoluzione copernicana, ma di una riforma improntata a buon senso: incentivare e fidelizzare persone già formate affinché massimizzino il proprio supporto alla magistratura di ruolo per un tempo medio-lungo, in cambio di un equo riconoscimento economico - scrive il presidente di Federmot Paolo Valerio - Tale soluzione consentirebbe di invertire la rotta riguardo l'arretrato e restituire i magistrati di ruolo alle funzioni che richiedono la loro qualificata presenza. Il Governo Renzi punta invece a una proroga di 12 anni dei Got e dei Vpo, senza alcun incentivo che ne incrementi la produttività; anzi si prospettano novità peggiorative dello status quo, tra le quali una più assurda di altre: ancorare la retribuzione al raggiungimento di obiettivi conformi a standard definiti dai singoli capi degli uffici. Modello che, una volta introdotto, potrebbe essere esteso anche ad altre categorie di magistrati...".

L'associazione chiede l'appoggio dell'Associazione nazionale magistrati alle proprie rivendicazioni, che avrebbero ricadute importanti su tutta la categoria.

Lo chiede anche il procuratore della Repubblica di Torino Armando Spataro, che con una nota scende pubblicamente a fianco dei magistrati non togati: "Sono nostri colleghi ed ogni Procuratore potrebbe confermare che le Procure, piccole, medie o grandi che siano, potrebbero chiudere senza il loro apporto. Devo dire, allora, che condivido le loro rivendicazioni e il non accontentarsi della ulteriore reiterabilità dei mandati quadriennali (per soli altri tre mandati, poi il nulla, dopo decenni di impegno per la giustizia) senza che sia loro riconosciuto il diritto di lavorare con serenità e di esercitare con dignità le loro funzioni in nome dello Stato, fino all'età pensionabile: immagino quanto sia dura la prospettiva di un gravoso impegno per venti/trent'anni per far fronte a problemi non risolti per poi trovarsi di colpo "in strada", senza diritto ad un trattamento pensionistico".
(Tratto da La Repubblica)
In allegato il manifesto diffuso dalla FEDERMOT