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PROCESSO CIVILE TELEMATICO : A SALERNO PARTE IL DEPOSITO DEGLI ATTI VIA INTERNET CON VALORE LEGALE CHE SOSTITUISCE IL DEPOSITO CARTACEO. DOPPIO BINARIO FINO AL 30 GIUGNO.
Si lavora per il processo civile telematico, in sinergia tra L'Ordine dgli Avvocati ed i vertici degli uffici. Il Tribunale di Salerno, presieduto dal dott. Ettore Ferrara, ha ottenuto il riconoscimento del valore legale per il procedimento d'ingiunzione, per i ricorsi depositati a partire dal 7 aprile scorso. Subito dopo anche la Corte di Appello, con il presidente dott. Matteo Casale ed il presidente vicario dott. Claudio Tringali, si sono visti riconoscere il valore legale al deposito di atti endoprocessuali ( comparse, memorie, note autorizzate) con decorrenza 15 aprile. Per gli addetti ai lavori, ma in particolare per gli avvocati, si tratta di un passaggio epocale, che segna l'inizio di un nuovo modo di affrontare gli adempimenti processuali. Chiusa la fase di sperimentazione, potrà essere evitato il deposito degli atti in modo tradizionale con l'uso del cartaceo, in regime di doppio binario fino al 30 giugno, quando si andrà a pieno regime. Finalmente, già da oggi, i legali potranno evitare la fatica di estenuati accessi agli uffici giudiziari e le code agli sportelli. Le cancellerie, da parte loro, dovranno darsi una nuova organizzazione del lavoro e migliorare i tempi di esecuzione di tanti adempimenti, che diventano automatici, senza avere - tra l'altro - gli utenti in coda. In questi anni, però, non tutti i protagonisti del sistema giudiziario hanno creduto nell'innovazione dei sistemi telematici. Non tutti hanno accettato di buon grado di sottoporsi alle fatiche della formazione. Specie nella pubblica amministrazione le resistenze del personale all'innovazione tecnologica è notoria. E purtroppo il settore giustizia non fa eccezione. I magistrati, pur avendo grandi responsabilità, non hanno dato fino ad oggi il contributo decisivo che pure si aspettava. Così anche funzionari ed impiegati delle cancellerie, spesso legati pervicacemente alle procedure tradizionali. Sotto osservazione anche gli avvocati: la classe forense è infatti chiamata a dare una risposta convinta, a superare gli ostacoli, a riposizionarsi per svolgere il ruolo che più volte rivendica, di mediatore costituzionale della giustizia, adattando il modo di svolgere la professione alle nuove tecnologie. Anche fra noi non sono tutte rose e fiori, perché spesso le nuove procedure sono state viste come un aggravio costoso del lavoro quotidiano. E proprio per superare queste difficoltà, in quest'ultimo anno sono fiorite innumerevoli occasioni formative nel distretto di Salerno che hanno ottenuto la partecipazione di un numero sempre crescente di avvocati, segno dell'attenzione del Foro. A margine di queste considerazioni, merita essere evidenziata la difficoltà dei professionisti, ed in particolare degli avvocati, che in questi anni hanno subito pesanti colpi dalla congiuntura economica, con l'erosione degli spazi di lavoro e degli introiti, a rispondere con entusiasmo a nuovi e gravosi impegni. In questo quadro è difficile parlare di formazione e innovazione, che richiedono maggiori investimenti. E tuttavia gli avvocati si stanno adeguando, con diligenza e passione, anche con il supporto degli ordini professionali. A Salerno l'Ordine degli Avvocati è impegnato da tempo a fornire servizi gratuiti, come l'accesso al sistema informativo centrale tramite Punto di Accesso convenzionato. Oppure la formazione continua, sempre gratuita, con convegni e sessioni specialistiche. O ancora con assistenza individuale con partner vari. Nei prossimi giorni partirà una nuova iniziativa che consentirà agli iscritti all'Ordine di Salerno di avere un servizio dedicato al deposito degli atti in via telematica, con l'assistenza di personale qualificato. E tutto sempre gratuitamente. Purtroppo non può essere tutto così free: ogni singolo professionista dovrà infatti scegliere gli strumenti tecnici da utilizzare ed il software che meglio si attaglia alle proprie esigenze, valutando costi e benefici. Si parte obbligatoriamente dal possesso della firma digitale elettronica e di un indirizzo di posta elettronica certificata. Le convenzioni in essere già consentono notevoli risparmi, e comunque sono in corso ulteriori trattative per ottenere sconti ed offerte particolari, di cui si darà massima informazione. Poi c'è bisogno di un redattore atti per il deposito telematico: ed anche per questo software ci sono già offerte gratuite, sia grazie al nostro Ordine che al ministero. Però questi programmi free sono scarni e con funzionalità più limitate rispetto alle versioni a pagamento. La scelta dunque dipende dalle esigenze individuali e dal budget. Per tutte le opportune valutazioni il sito del nostro Ordine, all'indirizzo www.ordavvsa.it, offre ampi spazi informativi per una oculata valutazione di tutte le offerte. Ecco dunque il quadro in cui gli avvocati civilisti si trovano ad operare. E presto, si prevede già dal prossimo autunno, ci saranno novità anche per il settore penale, con notifiche telematiche, e servizi informatizzati per gli avvocati, come richiesta certificati, copie e ricerche sulla pendenza dei procedimenti ed iscrizioni nel registro notizie di reato. Tutto è in grande evoluzione, e sicuramente consentirà un giustizia più celere e forse anche meno costosa per i cittadini. Anche per questo le rappresentanze istituzionali degli avvocati hanno sempre invocato un'accelerazione della riorganizzazione dei servizi, ed hanno offerto, sia a livello centrale che locale, come a Salerno, ampia collaborazione istituzionale alle dirigenze degli uffici giudiziari, e spesso hanno anche finanziato iniziative ove i fondi ministeriale erano carenti. Basti ricordare l'avvio del sistema telematico distrettuale, avvenuto a Salerno nel 2006 ( allora denominato Polis Web) tra i primi d'Italia, grazie all'impegno del nostro Ordine. Tuttavia, nel tempo, abbiamo dovuto spesso registrare carenze e ritardi che il ministero della Giustizia non è riuscito ad eliminare. Spesso abbiamo dovuto verificare che a fronte degli impegni richiesti agli avvocati, non ha risposto un eguale impegno negli uffici giudiziari, dove il personale è rimasto fermo al palo. Purtroppo anche tra i magistrati gli strumenti tecnologici non sono utilizzati massicciamente, come invece è doveroso, in vista della scadenza del 30 giugno. Ci saranno mille motivi e giustificazioni, e naturalmente ci sono anche tanti magistrati e funzionari, che si sono adeguati tempestivamente, tuttavia i ritardi sono evidenti e sicuramente non sono addebitabili agli avvocati. Ma guardando con ottimismo al futuro, l'impegno che si vede oggi su tutti i fronti del settore giustizia, fa sperare nel raggiungimento dei traguardi prefissati, entro il 30 giugno. |