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* GIUSTIZIA. COMUNICATO O.U.A.: IL GOVERNO CHIUDE 1000 UFFICI GIUDIZIARI, MA AD AVERSA APRE UN NUOVO TRIBUNALE CHE AVVOCATI E MAGISTRATI RITENGONO INUTILE E DANNOSO PER IL TERRITORIO. * CONFERMATE OTTO GIORNATE DI ASTENSIONE.
NICOLA MARINO, PRESIDENTE OUA: "UNA COMMEDIA ALL'ITALIANA, I PRESUNTI RISPARMI SI RIVELANO UN BLUFF, LE RISORSE PER APRIRE UN NUOVO TRIBUNALE CI SONO. UNA RAGIONE IN PIÙ PER L'ASTENSIONE DALLE UDIENZE DAL GIORNO 8 AL 16 LUGLIO" L'OUA CONFERMA LE OTTO GIORNATE DI ASTENSIONE IN ATTESA DELL'INCONTRO DEL 3 LUGLIO CON IL MINISTRO CANCELLIERI E COMUNICA CHE LA DATA DI INIZIO DIFFERISCE DAL 5 LUGLIO AL GIORNO 8 LUGLIO. LA PROTESTA PROSEGUE FINO AL 16 Nicola Marino, presidente Oua, ieri presente ad Aversa in un convegno in cui si è discusso anche di geografia giudiziaria, presenti tra gli altri il presidente e la segretaria della Commissione Giustizia del Senato Francesco Nitto Palma (Pdl) e Rosaria Capacchione (Pd), è intervenuto sulla recente istituzione del cosiddetto Tribunale di Napoli Nord: «Il caso del tribunale di Napoli nord è paradigmatico del trionfo dei particolarismi o, come ha anche affermato il senatore Nitto Palma, di una politica che in questi anni si è preoccupata della tutela di piccoli interessi di bottega. Bene, noi crediamo che sia giunto il momento di ritornare a privilegiare, invece, l’interesse generale e di voltare pagina e di cambiare radicalmente registro. In questo contesto, si inserisce anche il caso, non l’unico, del nuovo costoso tribunale di Aversa, nella provincia di Caserta, una struttura che dovrebbe soddisfare un’utenza che è, oltretutto, della provincia limitrofa, quella di Napoli nord, appunto. Un nonsense, anzi la dimostrazione dell’irrazionalità di questa revisione della geografia giudiziaria e della scarsa volontà di partiti e Governo a dialogare con l’Avvocatura e di voler davvero avviare una modernizzazione sul territorio della rete degli uffici giudiziari con una razionalizzazione dei costi, preservando la tutela dei diritti e i servizi per i cittadini. Una ragione in più per protestare e un argomento che arricchisce la nostra piattaforma di proposte, che accompagna la già proclamata astensione dalle udienza (che inizierà giorno 8 luglio invece che il 5) già prevista contro i recenti provvedimenti sulla giustizia contenuti nel cosiddetto decreto del fare». Roma, 28 giugno 2013 |