Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Salerno
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* * * I fantasmi a volte ritornano. Specie se li rievochiamo, la suggestione diventa forte. Anche perchè le esperienze passate hanno lasciato il segno, con la soppressione del Tribunale di Sala Consilinae e di alcune importanti sezioni come quella di Eboli. E' una prestigiosa associazione di avvocati, la Camera Penale Salernitana, che ha rispolverato nei giorni scorsi lo spettro di nuove soppressioni di uffici giudiziari nella provincia di Salerno, già colpita nel 2012 dalla "epocale" qunto nefasta riforma completata dalla Ministra Severino. Per la verità non si tratta di una novità assoluta,...
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* C.O.A. SALERNO - DELIBERA DI ADESIONE ALL'ASTENSIONE DALLE UDIENZE PROCLAMATA DALL'ORGANISMO UNITARIO DELL'AVVOCATURA.
Sezioni: PRIMA FILA
Data di pubblicazione 27/06/2013
Il C.O.A. Salerno ha deliberato di aderire alla proclamata astensione dalle udienze per i giorni 5/8/9/10/11/12/15/16 luglio 2013 , nel rispetto della normativa di legge in materia di "autoregolamentazione", con riserva di revoca qualora il Ministro accetti le richieste dell'Avvocatura.* Di seguito il testo integrale della delibera

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Il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Salerno,nella seduta del 27 giugno 2013,ha preso atto che l'Assemblea dei Delegati OUA, riunitasi a Roma il 25 giugno 2013, in riferimento al D.L.69/2013 c.d.decreto del "fare", ha rilevato
come il Governo abbia rinnovato la "prassi" di utilizzare illegittimamente lo strumento del decreto legge (tra l'altro differendo, per alcune norme, la efficacia a "30 giorni dopo l'entrata in vigore della legge di conversione", così dimostrando l'assenza dei presupposti dell'urgenza e necessità),ha
valutato
che l'adozione del decreto-legge, in assenza dei presupposti di necessità e urgenza, determina l'illegittimità costituzionale, oltre che del decreto legge stesso, anche dell'eventuale legge di conversione e degli eventuali emendamenti rispetto al testo del d.l., ha

ribadito
che il potere normativo spetta in via generale al Parlamento e che il decreto-legge rappresenta una deroga giustificata dai presupposti dell'urgenza e necessità, nella specie non ricorrenti,ha
auspicato
che il Parlamento Italiano valuti attentamente la legittimità costituzionale del proposto Decreto Legge, facendo riferimento alle motivazioni delle citate sentenze della Corte Costituzionale e si esprima sulla pregiudiziale di costituzionalità, per riaffermare, anche per non essere esautorato delle proprie prerogative, l'illegittima applicazione da parte del Governo della decretazione d'urgenza,ha
espresso,
contrarietà al metodo utilizzato dal Governo, affermando l'esigenza del rispetto del secondo comma dell'art.72 della Costituzione, che rinvia ai regolamenti parlamentari per la definizione dei procedimenti abbreviati per i disegni di legge dei quali è dichiarata l'urgenza,ha

evidenziato
la contraddittorietà delle posizioni del Governo che, mentre, a mezzo del Ministro della Giustizia, ha dichiarato che avrebbe proceduto "con la necessaria consultazione di tutti i soggetti della giurisdizione" alle modifiche delle norme in materia di giustizia, ha, invece, assunto un decreto legge in assenza di qualsiasi confronto e informazione preventiva con l'avvocatura, il che costituisce un inaccettabile ed irriguardoso modo di procedere verso l'Avvocatura e le sue istituzioni,ha
ribadito
ciononostante, la disponibilità a confrontarsi immediatamente ed in linea con i deliberati congressuali, nel settore penale, sui principali temi irrisolti quali: depenalizzazione; riforme di alcune leggi "criminogene" (Bossi - Fini, stupefacenti); modifica del sistema sanzionatorio e della custodia cautelare; ampliamento dei limiti temporali delle misure alternative alla detenzione; amnistia e indulto; aumento del numero dei magistrati, anche mediante il recupero alla attività giurisdizionale dei troppi magistrati fuori ruolo, nonché su
tutto quanto è indispensabile e urgente a mettere finalmente in pratica per raggiungere l'irrinunciabile obiettivo di ridare dignità, decoro e tutela ai diritti di tutti i cittadini,ha
invitato
tutte le parti sottoscrittrici del "Patto per la Giustizia" a prendere sollecita posizione sulle problematiche sopra riportate, riservandosi, in difetto di adeguata risposta, di comunicare il proprio recesso dallo stesso "Patto";ha richiamato
le mozioni Congressuali deliberate a Bari contrarie alla obbligatorietà della media conciliazione , ha
chiesto
al Governo di stralciare i capi relativi alla mediazione ed al processo civile, e
chiesto
al Parlamento, al Governo e alle Commissioni Giustizia del Senato e della Camera di fissare un incontro o una convocazione immediata per esaminare le proposte dell'avvocatura sui temi della giustizia, con particolare riferimento alle norme contenute nel D.L. del "fare" e della mediazione, rammentando che l'avvocatura ha avanzato, da tempo, proposte alternative relative alla introduzione del procedimento di negoziazione assistita da un avvocato, nonché l'introduzione di "camere arbitrali" presso i COA, come efficace e qualificata giurisdizione alternativa di primo grado, capace di assorbire la domanda giudiziale nel rispetto delle regole di diritto e di incidere sull'arretrato:

Tanto premesso, il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Salerno

ha deliberato
di aderire alla proclamata astensione dalle udienze per i giorni 5/8/9/10/11/12/15/16 luglio 2013 , nel rispetto della normativa di legge in materia di "autoregolamentazione", con riserva di revoca qualora il Ministro accetti le richieste dell'Avvocatura.
Salerno,27 giugno 2013


Il Presidente
Avv. Americo Montera

Il Consigliere Segretario
Avv. Gaetano Paolino

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