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* GIUSTIZIA: CAMBIA IL MINISTRO MA NON CAMBIA LA MUSICA. (di Enrico Tortolani)
Il 20 maggio scorso, il ministro della Giustizia del Governo Letta/Alfano, Annamaria Cancellieri, è stata sentita alla Commissione Giustizia del Senato, ove ha illustrato il programma del nuovo incarico ministeriale, improntato alla continuità con l'impostazione data dal Governo Monti, e dalla Severino.
Nulla di nuovo, quindi, nonostante le richieste degli Avvocati. Gli argomenti e le direttive sono le stesse di cui abbiamo discusso nell'ultimo anno. 1) razionale distribuzione degli uffici giudiziari sul territorio, razionalizzazione delle circoscrizioni giudiziarie, attuazione della legge voluta dalla Severino, con la chiusura delle 220 sezioni distaccate. Tuttavia il Ministro si propone avviare "intenso dialogo con il C.S.M. " per "mettere mano alla rideterminazione delle piante organiche della Magistratura per tutti gli Uffici Giudiziari, sull'intero territorio nazionale". Chiusira totale alle richieste deli avvocati di rivedere la chiusura delle Sezioni Distaccate e dei Tribunali soppressi dalla L. ….. 2) attuazione del processo civile telematico, strumento da utilizzare per modernizzare e velocizzare i processi e ridurre le spese; 3) processi civili pendenti, il minstro si propone di aggredire l'arretrato, specie per il grado di appello con la istituzione di sezioni ad hoc costituite con l'utilizzazione "... delle categorie professionali maggiormente qualificate (Magistrati ordinari, amministrativi o contabili, e avvocati dello Stato in pensione, notai, avvocati, professori universitari di prima e seconda fascia)". Ritorneranno così le SEZIONI STRALCIO che si sono dimostrate un fallimento quando istituite per il primo grado??? 4) Creazione dell'ufficio di staff del giudice che ne supporti efficienza e qualità 5) Mediaconciliazione. Per il ministro è da reintroidurre, nonostante la declaratoria di incostituzionalità della vecchia legge: "lo strumento della mediazione -afferma il Ministro - come dimostrano esperienze europee in sistemi giudiziari simili al nostro e come ha dimostrato anche la sia pur breve sperimentazione attuata nel nostro Paese nelle forme della obbligatorietà - si è rivelato di grande efficacia sotto il profilo dell'abbattimento del contenzioso civile, con un positivo effetto anche sul piano della composizione dei conflitti tra le parti, per circa la metà dei quali è stato raggiunto l' accordo". Evidentemente il ministro, nel periodo in cui la mediazione è stata operativa nel nostro sistema, fino a qualche mese fa, è stata all'estero. In effetti, pur essendo ministro del Governo Monti, era occupata dai problemi del delicato dicastero dell'Interno. Quindi deve aver preso per oro colato le relazioni della Severino e del suo staff, ignorando le effettive risposte che sono venute dalla sperimentazione sul campo, e la disaffezione mostrata dai cittadini. Nulla di nuovo quindi in via Arenula. Non possiamo aspettarci nulla di buono, anche dall'avvento del nuovo ministro, schiacciato acriticamente sulle posizioni del predecessore, ed appoggiata da altri colleghi come Alfano, che pur essendo avvocato, per il passato - nonostante le promesse - ha risposto negativamente alle sollecitazioni dell'avvocatura. 6) Nel settore penale: depenalizzazione e nuovo sistema sanzionario. Ed infine problema carceri. In allegato il testo della relazione.
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