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* GEOGRAFIA GIUDIZIARIA * AL SENATO SI DISCUTE UN RINVIO DI 12 MESI DELL' ENTRATA IN VIGORE DELLA RIFORMA PER CONSENTIRE LA RIDEFINIZIONE DELLE CIRCOSCRIZIONI *
I lavori della sconda commissione giustizia del Senato. Adottato un testo unificato con cui si proroga l'entrata in vigore del decreto legislativo con cui il governo Monti, con una, ormai universalmente riconosciuta, nefasta iniziativa legisativa del ministro Severino e dei suoi tecnici ( ancora al ministero) ha riorganizzato ( sic? o devastato?) la distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari. E' maturata la convinzione in Parlamento che è necessario ridefinire, in modo razionale e conforme alla delega, la razionalizzazione delle sedi giudiziarie. Una forte sconfessione dell'operato del ex ministro della Giustizia, e dei tecnici che con lei hanno lavorato, rifiutandosi di ascoltare i suggerimenti provenienti dl territorio. In primis quel direttore generale del ministero che aveva adottato la regola che gli avvocati non dovessero essere rievuti ed ascoltati. I lavori parlamentari, in Commissione Giustizia, sono stati avviati con l'esame congiunto dei ddl 134 - 642 sulla proroga della riforma della geografia giudiziaria, martedì 21 maggio scordo, con la relazione illustrativa del sen. Lumia. La Commissione ha poi adottato un testo unificato, e fissato il termine di martedì 28 maggio alle ore 14 per la presntazione degli emendamenti. Si tratta quindi di un'ìaccelerazione che dovrebbe portare presto all'approvazione. In sintesi: il ddl n. 134 propone che gli effetti del decreto legislativo n. 155 del 2012, per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari, siano rinviati di dodici mesi, in modo da permettere al nuovo governo e al nuovo Parlamento di ridefinire, in modo razionale e conforme alla delega, la razionalizzazione delle sedi giudiziarie. La delega, specifica le relazione, prevede di ridefinire l'assetto territoriale degli uffici giudiziari secondo criteri «oggettivi e omogenei»,tuttavia, in molti casi detti criteri adottati sono stati disattesi con incomprensibili soppressioni do sdi piùo meno grandi, sono state soppresse sedi molto più grandi, sotto ogni parametro, di decine di altre che invece sono state mantenute. mentre altre più piccole sono state mantenute. Deleterio poi il taglio di tutte le sezioni distaccate, senza distinguere specificità ed esigenze terriotriali, come - ad esempio - quella di Eboli. Proprio per questa il TAR Salerno ha sospeso gli utlimiprovvedimenti di accentramento adottati dal Presidente del Tribunale di Salerno, anticipando gli effetti nefasti della riforma. Infine, si attende la decisone delle questioni di costituzionalità sollevate da nunerosi tri0bunali e TAR riguardo alla soppressione di molte sedi, e fondate sul mancato rispetto dei criteri posti dalla delega, e nella mancata riduzione della spesa pubblica che giustificava l'esigenza di razionalizzazione della geografica giudiziaria. |