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* CASSA FORENSE: IL PRESIDENTE AVV.BAGNOLI ANTICIPA I CONTENUTI DEL NUOVO REGOLAMENTO .
Alberto Bagnoli (cassa forense) anticipa i contenuti del nuovo regolamento. Contributi su misura per 60 mila avvocati con redditi bassi. Contributi previdenziali minimi, soggettivo e integrativo su misura per i circa 60 mila avvocati con un reddito inferiore ai 10 mila euro per i quali dal due febbraio 2013 è scattato l'obbligo di iscrizione a Cassa forense. Ai nuovi iscritti sarà consentito il beneficio di una volontaria retrodatazione dell'iscrizione dall'inizio del praticantato. A fronte del pagamento ridotto si ipotizza una limitazione proporzionale del periodo annualmente accreditato ai fini pensionistici, con la facoltà di integrare in futuro la contribuzione ai fini del riconoscimento per intero delle annualità di iscrizione. Previste anche esenzioni temporanee dal pagamento dei minimi per soggetti in particolari condizioni e per le donne avvocato. Sono questi alcuni contenuti del regolamento attuativo della riforma forense (legge 247/2012) che Alberto Bagnoli, presidente di Cassa Forense, in occasione della Giornata nazionale della previdenza, anticipa a ItaliaOggi. Domanda. Presidente quali sono i tempi di questo regolamento? Risposta. Entro fine mese il documento sarà, prima, portato all'attenzione del comitato dei delegati e, poi, al centro di un confronto con gli ordini forensi per recepire eventuali osservazioni. L'approvazione definitiva è prevista per il mese di giugno. Confidiamo di inoltrare il testo ai ministeri vigilanti ben prima del termine di un anno assegnatoci dalla legge D. La riforma è entrata in vigore il 2 febbraio. L'obbligo di contribuzione scatterà sui redditi prodotti a partire da questa data oppure dall'entrata in vigore del regolamento, prevedibilmente in autunno? R. L'obbligo di corrispondere i contributi prescritti, anche quelli minimi, e pure nella misura ridotta dal nuovo regolamento, sarà valido anche per il 2013, e il versamento potrà essere effettuato in parte nel corrente anno e in parte nel prossimo. A tutti coloro che nel 2013 vorranno cancellarsi dall'albo forense sarà però consentito di non versare alcun contributo minimo alla Cassa. D. La norma ha creato qualche preoccupazione soprattutto fra i giovani relativamente alla tenuta del sistema (poiché la cassa applica il sistema retributivo) e all'abbassamento delle tutele previdenziali. Cosa ne pensa? R. La verifica dell'impatto delle previsioni del nuovo regolamento sul bilancio della Cassa, e quindi sulla sostenibilità finanziaria del sistema, di recente proiettata a cinquanta anni con le misure approvate dal ministro Fornero, tiene conto che nel vigente sistema, definito «retributivo misto», è già raggiunta la copertura integrale del carico pensionistico individuale mediante la contribuzione versata. In ogni caso, la ipotizzata frazionabilità dell'anno pensionistico, in caso di contribuzione minima ridotta, permetterà di mantenere inalterato l'equilibrio di bilancio. A ciò aggiungasi che nel sistema vigente è prevista pure l'applicazione del sistema contributivo in caso di mancato raggiungimento dell'anzianità contributiva prescritta all'età della pensione. Tutto questo garantirà il mantenimento delle tutele previdenziali in misura equa e adeguata senza pesare sulle future generazioni. D. Guardando i redditi medi degli ultimi 10 anni degli iscritti a cassa forense non sembra che ci sia stata alcuna evoluzione: siamo rimasti sui 48 mila euro. Secondo lei, la figura dell'avvocato è entrata in crisi con il sovraffollamento del mercato? R. In realtà anche per il 2012 non ci aspettiamo segnali di ripresa del reddito medio professionale, anche se l'ammontare delle contribuzioni versate sarà comunque tale da assicurare la stabilità sistemica, unitamente al processo costante di contenimento della spesa gestionale. Il notevole incremento del numero degli iscritti agli albi è sicuramente una forte concausa della contrazione reddituale, che viene appesantita ulteriormente dalla generale crisi economica e dalle notorie cause di inefficienza del sistema giustizia. Auspichiamo quindi che con il nuovo governo Letta e i ministeri vigilanti si possa riprendere quel dialogo costruttivo al quale l'Avvocatura tiene molto per il bene della categoria e soprattutto per la difesa dei principi di legalità nel nostro Paese. (Tratto da Italia Oggi - rass. stampa OUA) --- Di seguto il comunicato CNF sull'arfgomento isrizione obbligatoria: Comunicato a tutti gli Iscritti Obbligo di iscrizione alla previdenza forense ai sensi dell'art.21 commi 8-9-10 della legge n.247/2012 In data 2 febbraio 2013 è entrata in vigore la legge 31 dicembre 2012 n. 247 (Nuova disciplina dell'ordinamento della professione forense) che modifica in modo sostanziale il regime dell'iscrizione alla Cassa di Previdenza Forense. In particolare l'art. 21 comma 8 dispone che "l'iscrizione agli Albi comporta la contestuale iscrizione alla Cassa Nazionale di previdenza e assistenza Forense" e quindi l'iscrizione alla Cassa Forense, già prevista obbligatoriamente per tutti gli iscritti agli Albi che esercitino la professione con carattere di continuità -cioè raggiungano prefissati limiti minimi di reddito o di volume d'affari professionali-, viene ora fatta coincidere con il momento dell'iscrizione agli Albi, a prescindere da tali parametri reddituali. Ne consegue che la cancellazione dalla Cassa Forense sarà possibile soltanto nel caso di cancellazione dell'iscritto da tutti gli Albi Forensi. Ai sensi del comma 10 del cit. art. 21 per tutti gli iscritti agli Albi non è ammessa l'iscrizione ad altra forma alternativa di previdenza obbligatoria e, quindi, alla gestione separata INPS. Il comma 9 dell'art. 21 affida alla Cassa Forense il compito di emanare, entro un anno dall' entrata in vigore della legge, un proprio regolamento che determini - per tutti gli iscritti, attuali e nuovi, con reddito inferiore a parametri reddituali da stabilirsi - i minimi contributivi dovuti, nonché eventuali condizioni temporanee di esenzione o diminuzione dei contributi per soggetti in particolari condizioni e l'eventuale applicazione del regime contributivo. In attesa dell'emanando regolamento previsto dal cit. comma 9 e della sua approvazione da parte dei Ministeri vigilanti, quindi, non sarà richiesto il pagamento di alcun contributo minimo previdenziale da parte degli iscritti agli Albi, che non siano iscritti alla Cassa alla data del 1° febbraio 2013. La Cassa disciplinerà i termini e le modalità amministrative dell'iscrizione alla previdenza forense, tenendo conto degli istituti dell'iscrizione retroattiva e dei benefici ex art. 14 l.141/92 per gli ultraquarantenni, nonché gli effetti previdenziali della cancellazione dagli Albi richiesta dopo l'entrata in vigore dell'emanando regolamento. Il Presidente Avv. Alberto Bagnoli |