GIUSTIZIA. LA CORTE COSTITUZIONALE ANTICIPA AL 2 LUGLIO L'UDIENZA PREVISTA PER L'8 OTTOBRE SUL RICORSO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA SULLA GEOGRAFIA GIUDIZIARIA E FISSA AL 2 E 3
LUGLIO QUELLE PER I RINVII DEL TRIBUNALE DI PINEROLO.

IL 29 E 30 MAGGIO L'OUA CONFERMA LE DUE GIORNATE DI ASTENSIONE DALLE UDIENZE CONTRO LA CHIUSURA
IRRAZIONALE E INCOSTITUZIONALE DI CIRCA 1000 UFFICI GIUDIZIARI.

MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA (30 MAGGIO) DELLL'AVVOCATURA CON I COMUNI, I SINDACATI E LA SOCIETÀ CIVILE.

Soddisfazione è stata espressa dall'Organismo Unitario dell'Avvocatura che aveva chiesto con forza che si anticipasse la data di trattazione del ricorso della Regione Friuli Venezia Giulia sulla geografia giudiziaria (prevista per l'8 ottobre), in vista dell'entrata a regime del provvedimento il prossimo settembre, e che in questi mesi ha messo in campo diverse iniziative contro quella viene definita una "irrazionale e incostituzionale chiusura di circa 1000 uffici, sedi distaccate e tribunali".

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Appare ormai evidente: la sedicente "RIFORMA EPOCALE DELLA GIUSTIZIA" voluta e vantata dalla ministra Severino, sta per naufragare nei vani e goffi tentativi di procedere agli accorpamenti imposti.
Il naufragio è inevitabile se, come a Salerno, nessuno si è occupato preventivanente di verificare cosa significasse chiudere uffici giudiziari, come la sezione di Eboli, e trasferire tutto in edifici troppo spesso già inadeguati per i carichi di lavoro correnti. e con organici insufficienti.
La ministra Severino, dunque, già si rimirava ( alla stregua della famosa strega di Biancaneve....) nella convinzione di passare alla storia, magari come il primo Ministro della Giustizia della Repubblica , l'on. Togliatti .
Invece rischia di passare alla storia per aver definitivamente affossato il servizio giustizia in Italia, rifiutando ciecamente di ascoltare le legittime istanze proveniente dai territori penalizzati, e dagli Avvocati che inutilmente hanno bussato alla sua porta per avere udienza.

Oggi però, dobbiamo esswere convinti che siamo ancora in tempo per evitare la catastrofe, e rimediare a provvedimenti legislativi sbagliati. Anche grazie ai Tribunali Amministrativi della nostra Repubblica, ed alla Corte Costituzionale, che ne potrebbero sancire la illegittimità.
Ed al nuovo Governo, ed alla nuova ministra, che potrebbero fare, decorosamente, marcia indietro e fermare tutto.
Se si può per l'IMU, perchè no per la Giustizia ?
E così tentare di nriprendere il filo delle riforme possibili e coerenti; tagliando dove vermante serve, e chiudere gli uffici inutili. Non alla cieca, portando Sala Consilina fuori regione, ad esempio.
(Enrico Tortolani)