Dal Corriere del Mezzogiorno

SALERNO - Problema organici e quello logistico: sono due dei temi sottolineati dal presidente della Corte d'Appello di Salerno, Matteo Casale, all'inaugurazione dell'anno giudiziario. Per il completamento della cittadella giudiziaria occorrono 30 milioni di euro che «nonostante le continue richieste non si riescono a reperire». Casale ha definito «ferita che sanguina» la decisione di accorpare a Lagonegro, e quindi alla Corte d'Appello di Potenza, il soppresso tribunale di Sala Consilina.

IL PORTALE - Tra gli altri temi trattati da Casale, la necessità di realizzare nel 2013 il portale degli uffici giudiziari del Distretto di Salerno, dove collocare la banca dati della giurisprudenza, attraverso il quale consentire ai cittadini l'accesso on-line al sistema della giustizia per avere informazioni e certificazioni di tutti gli atti giudicanti. Il presidente della Corte d'Appello si è soffermato sulla carenza dell'organico sia dei magistrati sia del personale amministrativo-giudiziario. Solo la Corte d'Appello di Salerno registra una carenza di almeno cinque magistrati. Ma resta allarmante anche la situazione logistica con la mancata consegna all'Amministrazione Giudiziaria Salernitana della «cittadella giudiziaria». «Secondo le ultime indicazioni del sindaco della città di Salerno - ha detto il presidente Casale - dovrebbero essere ultimate a breve e comunque entro la prossima estate, i primi tre edifici, di cui il primo adibito ai servizi generali e gli altri due per ospitare il tribunale civile e penale».

TRE EDIFICI - Casale però ha anche sottolineato che allo stato «resta insoluto il completamento dell'intera cittadella giudiziaria per effetto della mancata consegna degli altri tre edifici che dovranno ospitare la Corte d'Appello, la Procura Generale, la Procura della Repubblica e l'Unep. Per tale completamento - ha sottolineato - necessita la somma di trenta milioni di euro che nonostante le continue richieste non si riesce a reperire». Alla cerimonia hanno preso parte oltre ai rappresentanti del CsM, del Ministero della Giustizia, il prefetto di Salerno, il comandante regionale dei carabinieri, Generale Carmine Adinolfi, ed i vertici provinciali delle forze dell'ordine, anche i rappresentanti dell'avvocatura salernitana che negli anni scorsi avevano disertato l'appuntamento.

ORDINE AVVOCATI - Dura la stoccata al mondo politico da parte del presidente dell'ordine degli avvocati del foro di Salerno, Amerigo Montera. «L'Avvocatura salernitana - ha dichiarato - avverte tutta la responsabilità di partecipare, consapevole del proprio ruolo sociale, in un momento complicato che il nostro Paese sta vivendo. Un momento disperatamente complicato per colpa di incapaci che si proclamati nostri rappresentanti pur non essendo mai stati scelti da noi».