Il Senato ha approvato il disegno di legge di riforma della professione forense, dopo un tormentato iter parlamentare, che ha approfondito i tanti aspetti critici delle proposte normative.

Dopo circa ottant'anni, finalmente l'Avvocatura Italiana ha ottenuto un nuovo statuto.

Non si tratta solo di un restyling. Le nuove norme segnano un significativo riconoscimento della funzione costituzionale e sociale dell'Avvocato, e sottraggono la professione forense ai regolamenti elaborati nelle stanze ministeriali.

I consensi però non sono stati unanimi. I senatori dissidenti, tra cui Perduca, Ferrante, Di Giovanni Paolo, Della Seta (PD) ed altri, hanno evidenziato perplessità, specie per accesso e praticantato.

Tuttavia sicuramente i lati positivi e qualificanti sono prevalenti.


L'impegno di tutti i gruppi parlamentari è di rivedere, nella prossima legislatura, i punti considerati di maggior interesse per i giovani che vogliono intraprendere la professione.

Inizia una nuova era? Forse questo è troppo. Però sicuramente da oggi si volta pagina.