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* GEOGRAFIA GIUDIZIARIA - L'O.U.A. DENUNCIA L'INGIUSTA CHIUSURA DI CENTINAIA DI PRESIDI DI GIUSTIZIA.
* * A LUCCA L'OUA DENUNCIA L'INGIUSTA CHIUSURA DI CENTINAIA DI PRESIDI DI GIUSTIZIA E RICORDA LE DIVERSE PROPOSTE ALTERNATIVE AVANZATE MA MAI PRESE IN CONSIDERAZIONE. MAURIZIO DE TILLA, OUA: "LA PROPOSTA DELL'OUA È DI OPERARE SU MENO DI 200 UFFICI DI GIUDICI DI PACE SU 600 PROGRAMMATI E SU NON PIU' DI 40 SEDI DISTACCATE SULLE 160 PREVISTE. A VIAREGGIO CON UN BACINO DI 150 MILA ABITANTI IL MINISTERO PREVEDE DI CHIUDERE L'UNICA SEDE DISTACCATA. È IL DISARMO DELLA GIUSTIZIA ITALIANA. NON SI RISPARMIA, SI TAGLIA SENZA ALCUNA SPERIMENTAZIONE DI RIEQUILIBRIO TERRITORIALE. UNA VERGOGNA" Oggi (6/6/2012) a Lucca si è svolta una manifestazione di protesta contro le liberalizzazioni selvagge e la rottamazione della giustizia, contro gli anomali, arbitrari e esagerati provvedimenti di revisione della geografia giudiziaria. Insieme al presidente dell'Ordine degli Avvocati di Lucca, avv. Alessandro Garibotti, è intervenuto il presidente dell'Oua, Maurizio de Tilla, che ha ribadito la contrarietà dell'avvocatura alle politiche del Governo Monti, frutto di scelte irrazionali e perdenti: "I numeri sono esemplificativi: si intende chiudere più di 600 uffici di giudici di pace rispetto a un'esigenza di meno di 200, si intendono sopprimere 160 sezioni distaccate rispetto a meno di 40 necessarie. La revisione della geografia giudiziaria varata da questo governo è un processo di smantellamento e rottamazione della nostra giustizia pubblica. Le vittime sono i cittadini, non solo i professionisti che operano nella trincea della nostra macchina giudiziaria. Invece di sperimentare, innanzitutto, un riequilibrio sul territorio, si chiude, con la pretesa di fare solo cassa, nell'immediato. Un esempio: a Viareggio si elimina l'unica sede distaccata con un bacino di 150 mila abitanti. Un nonsenso". "Sono tante le strade possibili per rivedere la geografia giudiziaria con criteri razionali e pertinenti - continua de Tilla - ma quella intrapresa dal Governo è solo basata sulla compressione del diritto costituzionale alla giustizia. Eppure, nella delega vi erano diversi aspetti positivi che consentivano una diversa interpretazione. Detto ciò anche l'Oua ha avanzato una serie di proposte costruttive, per esempio, provvedere al disegno della nuova geografia in maniera complessiva e non parcellizzata come emerge dalla relazione ministeriale e solo dopo aver sentito le componenti dell'avvocatura, quelle istituzionali, politiche, economiche e sociali di ciascun territorio. Soprassedere dalla chiusura dei Tribunali minori, come richiesto nella mozione finale approvata dal Congresso Nazionale Straordinario Forense di Milano optando per un'ipotesi di riequilibrio territoriale. Rivisitare l'attuale criterio adottato dalla legge (148/2011). Prevedere la ridistribuzione preventiva dei territori che dovranno superare i limiti geografici della provincia e da valutarsi non quale criterio sussidiario ma principale, ai fini dell'ampliamento degli attuali uffici sopprimendi, così mantenendo inalterate le attuali economie già presenti e creando uffici il più proporzionati possibili. Infine, rivedere la distribuzione del territorio anche delle sezioni distaccate secondo gli indicati parametri o assegnando loro l'intero giudizio monocratico e, ove possibile, a seguito del loro accorpamento, istituire nuove sedi di tribunale". Roma, 6 giugno 2012 |