Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Salerno
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* * * I fantasmi a volte ritornano. Specie se li rievochiamo, la suggestione diventa forte. Anche perchè le esperienze passate hanno lasciato il segno, con la soppressione del Tribunale di Sala Consilinae e di alcune importanti sezioni come quella di Eboli. E' una prestigiosa associazione di avvocati, la Camera Penale Salernitana, che ha rispolverato nei giorni scorsi lo spettro di nuove soppressioni di uffici giudiziari nella provincia di Salerno, già colpita nel 2012 dalla "epocale" qunto nefasta riforma completata dalla Ministra Severino. Per la verità non si tratta di una novità assoluta,...
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* MEDIACONCILIAZIONE DAL 20 MARZO 2012 A PIENO REGIME: OBLIGATORIA ANCHE PER R.C. AUTO E LITI CONDOMINIALI. ATTESA PER LA DECISIONE DELLA CORTE COSTITUZIONALE.
Sezioni: EVENTI E VARIE
Data di pubblicazione 29/03/2012
A partire dal 20 marzo 2012, anche le controversie che hanno ad oggetto liti condominiali e sinistri stradali dovranno essere sottoposte, prima di adire il Tribunale, al procedimento obbligatorio di conciliazione. Da tale data, infatti, scatta la seconda fase del piano sulla mediazione introdotto dal Decreto legislativo n. 28/2010 e che prevede la conciliazione come condizione di procedibilità per determinati tipi di cause ai fini dell’accesso alla giustizia ordinaria.

Il ministero della Giustizia, in proposito, stima che con l’operatività di questa previsione saranno circa 400mila le nuove liti coinvolte dalla conciliazione obbligatoria.

Nel frattempo, si resta in attesa della decisione con cui la Corte costituzionale dovrebbe pronunciarsi, tra aprile e maggio prossimi, sulla questione di legittimità costituzionale della conciliazione obbligatoria per come rimessa dal Tar Lazio a fronte del ricorso contro la “media-conciliazione” avanzato dal’Organismo unitario dell’Avvocatura.

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Di seguito riportiamo un comunicato stampa dell'O.U.A. sull'argomento mediaconciliazione del 21/3 decorso.

DE TILLA, OUA: LA GIUSTIZIA È UN BENE PUBBLICO.

LA MEDIACONCILIAZIONE OBBLIGATORIA È UN SISTEMA INCOSTITUZIONALE DI PRIVATIZZAZIONE DEI DIRITTI DEI CITTADINI.

L’OUA HA PIENA FIDUCIA NELLE DECISIONI DELLA CORTE COSTITUZIONALE E DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA.

DAL PROSSIMO CONGRESSO FORENSE STRAORDINARIO CHE SI APRE A MILANO IL PROSSIMO 23 E 24 MARZO SI PROFILANO ULTERIORI INIZIATIVE CONTRO LA MEDIACONCILIAZIONE OBBLIGATORIA

A due giorni dall’inizio dei lavori del Congresso Straordinario Forense a Milano (23 e 24 marzo), il presidente dell’Oua, Maurizio de Tilla, sottolinea i dati fallimentari della mediaconciliazione obbligatoria, l’unicità di questo modello nel panorama europeo e l’attesa per le decisioni sull’incostituzionalità del sistema e sulla difformità rispetto ai principi comunitari: «L’Avvocatura ha fiducia nelle pronunce della Corte Costituzionale e della Corte di Giustizia Europea sull’obbligatorietà della media conciliazione. Dopo 12 mesi dalla sua entrata in vigore non sono più di tremila le conciliazioni effettivamente realizzate nel Paese con la procedura di obbligatorietà, con notevoli costi e pregiudizi al diritto di accesso alla giustizia sancito dall’art. 24 della Costituzione e dagli artt. 6 e 13 della Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e della libertà fondamentali. «Guardando fuori dal nostro Paese – continua - il dato è chiarissimo: le procedure di conciliazione stragiudiziale che si collocano al di fuori del processo non assumono in nessun ordinamento – tranne casi di scarsa valenza – il carattere della obbligatorietà, proprio per evitare una crescita selvaggia ed incontrollata di forme private e amministrate di conciliazione/mediazione, offerte da enti e associazioni privati su base tendenzialmente concorrenziale e in assenza di qualunque connessione con il processo giurisdizionale. Comunque in quei sistemi che prevedono la conciliazione stragiudiziale, sempre facoltativa, viene data massima attenzione ai profili relativi alla selezione del conciliatori, alla loro qualificazione e professionalità. Analoghe considerazioni valgono con riferimento al tema dei controlli sui tempi e sui costi delle procedure, oltre che sulla qualità del loro svolgimento e del loro esito finale. E comunque in ogni caso le esperienze comparatistiche insegnano che sia nella conciliazione giudiziale che in quella stragiudiziale le controversie di un certo valore o di particolare complessità non possono che avere il Giudice quale naturale interlocutore fin dall’avvio della controversia».

«Si sono ignorati i contenuti della Direttiva Europea e lo stesso testo della legge delega – spiega, ancora, il presidente dell’Oua - e nonostante il parere contrario, a suo tempo, espresso dalla Commissione Giustizia del Senato, e in dispregio al dettato costituzionale, è in vigore un sistema:

- che fissa, senza alcun criterio di logicità, ma solo con un intento falsamente deflattivo, l’obbligatorietà della media-conciliazione obbligatoria per una serie indiscriminata di controversie, che rimarranno, di conseguenza, paralizzate almeno per un anno, con ulteriore discredito della giustizia e, quindi, dell’avvocatura, oltre che un accresciuto senso di frustrazione per i cittadini e di loro sfiducia verso le istituzioni;

- che non richiede che il mediatore - fra l’altro chiamato a formulare una proposta di notevole rilevanza sul piano processuale – sia un soggetto dotato di adeguata preparazione giuridica;

- che infine – ciliegina sulla torta – affida a questa imprecisata e ibrida figura il potere di formulare un progetto di accordo che, se non viene accettato, può produrre effetti penalizzanti per la difesa giudiziaria del cittadino (ammesso che abbia avuto l’accortezza di avvalersene, vista la sua non obbligatorietà), oltre a poter incidere, influenzandolo nella scelta, sui suoi diritti sostanziali.

«L’avvocatura, in tutte le sue componenti istituzionali, politiche ed associative – conclude de Tilla – ha avanzato diverse proposte, ha approvato univocamente documenti affinché si elimini l’obbligatorietà della media-conciliazione e ipotizzando scelte alternative, più efficaci. Ma fino ad oggi c’è stato assoluto silenzio. A pochi giorni dall’entrata in vigore del sistema anche per le materie fino ad ora escluse, condomini e incidenti, a Milano si apre una sessione straordinaria del Congresso Forense (23 e 24 marzo), in quella sede l’avvocatura riaffermerà la propria opposizione a un sistema fallimentare e nel contempo esporrà le proprie analisi e offrirà delle soluzioni concrete per intervenire sui problemi della giustizia. Altri, infatti, sono i rimedi per ridurre i tempi dei processi e smaltire l’arretrato: reale (e veritiera) attuazione del processo telematico in tutti gli uffici giudiziari; reale (e veritiera) applicazione delle prassi virtuose già sperimentate in alcuni tribunali; previsione di manager della giustizia ed eliminazione degli sprechi: incremento delle risorse economiche (senza alcun indebita trattenuta del contributo unificato da parte del Ministero dell’Economia); di varo di una legge delega al Governo per la riforma e l’implementazione dei giudici laici».

IL MANIFESTO: “LA MEDIACONCILIAZIONE OBBLIGATORIA,

ECCO PERCHÈ E’ INCOSTITUZIONALE IN SEI PUNTI”

1. perché determina un più difficile accesso alla giustizia per il cittadino;

2. perché determina un ulteriore dilatamento dei tempi per la presentazione della richiesta di giustizia al giudice;

3. perché determina un aumento degli oneri e una lievitazione dei costi, tutti a carico del cittadino;

4. perché costituisce un ulteriore strumento dilatorio per la parte inadempiente che non ha alcuna volontà di conciliare la lite;

5. perché appare, sul piano sistematico, in totale disarmonia con aspetti processuali e tecnici con l’effetto perverso di un probabile corto circuito per innumerevoli domande;

6. perché prevede la formazione di una proposta di conciliazione da parte del conciliatore, senza il consenso di entrambe le parti, che può avere ricadute pregiudizievoli nel giudizio di merito anche per chi non ha portato il consenso e non intende far ricorso alle procedure stragiudiziali di mediaconciliazione

(OUA, comunicato stampa 21 marzo 2012)
Allegati
Modello istanza conciliazione per r.c.a. (1 Mbytes)
Organismo di mediazione del C.O.A.Salerno
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