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* ROMA 14 MARZO 2012 * MANIFESTAZIONE O.U.A. * PIAZZA CAVOUR OCCUPATA DAGLI AVVOCATI * SALERNO PRESENTE CON UNA FOLTA DELEGAZIONE. *
A Roma per la prima volta gli Avvocati in piazza. La delegazione salernitana, capeggiata dal Presidente Montera, ha occuopato - con gli altri consiglieri e gli altri 'scioperanti'- gli scaloni del Palazzaccio. Forzato il cordone di sicurezza prediposto dalla questura per impedire l'accesso al palazzo di giustizia. In piazza anche i giovani colleghi dell' AIGA di Salerno, arrivati in bus, ed una delegazione dell'Associazione Forense Valle del Sele con il neo presidente Avv. Mario Conte. Le motivazioni della protesta sono quelle rese note nei giorni scorsi, e che si possono leggere nei munerosi post pubblicati sul nostro sito. Il disagio dell'Avvocatura ha raggiunto, ormai, livelli insopportabili. La scelta della protesta in piazza, ricordiamo, è stata imposta dalla precedente Assemblea Nazionale, tenuta nella sala del teatro Adriano ( sempre in piazza Cavour) il 23 febbario scorso. Le proteste continueranno con l'astensione proclamata dal 15 al 23 marzo, che si concluderà con il Congresso straordinario di Milano il 23 e 24 marzo. In calce link a jus cahnnel coni filmati sulla manifestazione. * * * * * * Giorni caldi, con l'Avvocatura che porta la protesta nelle piazze, alla ricerca anche di un consenso diffuso, che i cittadini però non sembrano riconoscere. Anche l'attenzione del mondo politico sembra tiepida. I partiti hanno altre priorità. Il Ministro Severino, precede i cori della piazza, ed incontra gli Avvocati capeggiati da De Tilla, con tiepida attenzione e scarsa disponibilità. Più per dovere che per convinzione. Nel frattempo da tutta Italia giungono i report sullo sciopero: è larghissima l'adesione degli avvocati, e molte le udienze che saltano. Il codice di autoregolamentazione esclude casi particolari, poi i legali sono costretti a presenziare per dichiarare l'astensione. Per molti, un'incongruenza che impedisce l'effetto blocco, ma tant'è. Di seguito il comuncato stampa diffuso dall'O.U.A. GIUSTIZIA E LIBERALIZZAZIONI, OUA: DISPONIBILITÀ AL DIALOGO DAL MINISTRO PAOLA SEVERINO NELL’INCONTRO DI OGGI A VIA ARENULA. MA RIMANGONO MOLTI NODI IRRISOLTI DA DOMANI FINO AL 23 MARZO SCIOPERO DEGLI AVVOCATI NEL PRIMO GIORNO DI ASTENSIONE MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA A PIAZZA CAVOUR MAURIZIO DE TILLA, OUA: “Disponibilità al confronto del ministro su geografia giudiziaria e riforma della giustizia civile. L’Oua ha richiesto il rinvio dell’entrata in vigore, previsto per il 21 marzo, della conciliazione per condomini e incidenti, in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale e della Corte di Giustizia europea. Su questa questione contrarietà del Guardasigilli» Alla vigilia dell’astensione dalle udienze dal 15 al 23 marzo e della giornata di manifestazione nazionale che si terrà domani, a Roma, in Piazza Cavour, il presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura, Maurizio de Tilla, insieme alle altre rappresentanze forensi, ha incontrato oggi pomeriggio il ministro di Giustizia, Paola Severino: «Un giudizio in chiaroscuro - spiega - da un lato assistiamo alle aperture del ministro e alla disponibilità al confronto su geografia giudiziaria e giustizia civile, dall’altro alla contrarietà del Guardasigilli alla proposta avanzata dall’Oua sul rinvio dell’entrata in vigore, previsto per il 21 marzo, della conciliazione per condomini e incidenti. Altro nodo è l’invito affinchè si faccia slittare il termine imposto agli ordini per riformarsi entro il prossimo 12 agosto, secondo i principi della manovra bis. Su questa ultima questione abbiamo sottolineato il nostro netto rifiuto alla delegificazione dell’ordinamento forense. Allo stesso tempo, l’Oua ha ribadito la richiesta di equiparazione dei parametri ministeriali alle tariffe professionali e l’esclusione del socio di capitale». «Al ministro – aggiunge il presidente dell’Oua – abbiamo chiesto di fare un bilancio critico del funzionamento della mediaconciliazione obbligatoria e che si fissi un successivo incontro per valutare tutte le criticità più volte avanzate dall’avvocatura, anche in considerazione del fatto che lo stesso Guardasigilli ha ammesso che il sistema è ben lungi dal raggiungimento degli obiettivi stabiliti». «Abbiamo auspicato – continua de Tilla - che si avvii un tavolo di confronto, includendo le rappresentanze dell’avvocatura, Oua e Cnf, per evitare l’inutile e dannosa chiusura di piccoli tribunali sezione distaccate e uffici dei giudici di pace e per discutere di riequilibrio sul territorio del servizio giustizia. Tutto ciò anche in prospettiva del percorso indicato dal ministro che ha indicato due fasi, la prima in cui si stabiliscono criteri oggettivi di valutazione degli Uffici territoriali, la seconda di consultazione con i soggetti interessati, e quindi con gli avvocati e i presidenti degli Ordini forensi delle realtà sotto osservazione». «Infine – conclude de Tilla - disponibilità ad affrontare i nodi della riforma del processo civile. Ma abbiamo colto l’occasione per ricordare le decine di proposte concrete avanzate dagli avvocati per far funzionare davvero la macchina giudiziaria, contenute nel “Decalogo Oua” e nel “Patto per la Giustizia e i Cittadini”: innovazione, processo telematico, tribunali tecnologici, manager e aziendalizzazione, prassi positive, autogestione delle risorse e degli uffici, riforma del giudice laico, implementazione di meccanismi extragiudiziali volontari. Molti, quindi, i nodi irrisolti, rimangono in piedi le ragioni del disagio e delle proteste degli avvocati: da domani fino al 23 marzo sciopero e nel primo giorno di astensione, manifestazione nazionale a Roma a piazza Cavour (dalle 11)». Roma, 14 marzo 2012
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