SEGRETERIA TEL. 089241388
FAX 0892574357 INDIRIZZO PEC segreteria@pec.ordineforense.salerno.it
WEB MAIL
|
*
LIBERALIZZAZIONI E GIUSTIZIA, IL 15 MARZO MANIFESTAZIONE NAZIONALE DELL’AVVOCATURA A ROMA A PIAZZA CAVOUR * * DAL 15 AL 23 MARZO SCIOPERO CON ASTENSIONE DALLE UDIENZE * *
MAURIZIO DE TILLA, OUA: “È in corso un processo di rottamazione della giustizia. Non ci rimane che continuare a protestare, per tutelare il diritto di difesa e per difendere la identità dell’Avvocatura. Tutti in toga a Roma il 15 marzo, a Piazza Cavour, alle ore 11,00 e astensione dalle udienze dal 15 al 23 marzo”. La manifestazione del 15 marzo a Roma degli avvocati italiani contro le liberalizzazioni selvagge e la rottamazione della giustizia si terrà a Piazza Cavour, alle ore 11,00. Lo conferma il presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura-Oua, Maurizio de Tilla, che ricorda le ragioni della protesta che apre un ciclo di scioperi che termineranno il 23 marzo in contemporanea con l’inizio del Congresso Straordinario Forense a Milano: «Gli avvocati sono fortemente preoccupati per le decine di interventi varati in questi anni contro le libere professioni e arrabbiati per i provvedimenti lesivi dell’identità dell’Avvocatura e del diritto di difesa. Tre milioni di lavoratori della conoscenza, il 15% del Pil del Paese, è sotto l’attacco costante della crisi economica e continuamente additato dall’opinione pubblica come una “casta” di privilegiati. Gli avvocati, per primi, hanno deciso di dire no a questa marea montante, condizionata dai Poteri Forti, e, spesso, da alcuni mezzi di comunicazione, che tende a voler a equiparare le professioni alle imprese, soggiogandole alle logiche mercatiste, nonché a riconvertire la nostra giustizia in un servizio esclusivo per le imprese, rinunciando, invece, a una vera riforma del settore che consenta alla macchina giudiziaria di recuperare efficienza e modernità tanto per i cittadini comuni, quanto per il nostro sistema produttivo». «Non ci fermiamo di fronte ad alcuni piccoli aggiustamenti al testo del decreto liberalizzazioni – continua il presidente dell’Oua - e chiediamo con decisione, l’eliminazione dell’articolo 9 che abroga le tariffe e il divieto assoluto dei soci di capitale negli società di professionisti. Non solo: ci opponiamo alla prevista chiusura dei “Tribunali minori” e all’accorpamento-eliminazione degli uffici dei giudici di pace. Chiediamo urgentemente due tavoli di confronto con governo, enti locali, cittadini e magistratura, per scongiurare il rischio che si lasci il territorio sprovvisto di presidi di legalità e di efficienza. Diciamo, quindi, no alla burocratizzazione del processo civile, all’aumento del contributo unificato, all’istituzione del tribunale delle imprese, alla obbligatorietà della mediaconciliazione, tutti interventi, appunto, che prefigurano una giustizia a due binari, una più cara ed efficace per i più ricchi e un’altra lenta e inefficiente. Protestiamo, inoltre, per chiedere il rinvio dell’entrata in vigore delle materie fino ad ora escluse dalla mediazione obbligatoria, condomini e incidenti stradali, in attesa delle decisioni della Corte Costituzionale e della Corte di Giustizia Europea». «Cerchiamo il dialogo da mesi – conclude de Tilla - ma fino ad ora è stato un muro di gomma, solo interventi legislativi nel segno delle liberalizzazioni selvagge e contro l’accesso universale e pubblico alla giustizia per i cittadini. Non ci rimane che continuare a protestare, per tutelare il diritto di difesa per scongiurare la costante rottamazione della macchina giudiziaria. Tutti in toga a Roma il 15 marzo ore 11,00, a Piazza Cavour, astensione dalle udienze dal 15 al 23 marzo e il 23 e 24 Congresso straordinario a Milano». |