SEGRETERIA TEL. 089241388
FAX 0892574357 INDIRIZZO PEC segreteria@pec.ordineforense.salerno.it
WEB MAIL
|
* LE RAGIONI DELLA PROTESA DEGLI AVVOCATI PERMANGONO NONOSTANTE LE LIMITATE CORREZIONI DEL GOVERNO AL DECRETO LIBERALIZZAZIONI. Il Presidente OUA De Tilla espone sette buone ragioni per non revocare l'astensione proclamata dal 15 al 23 marzo.
(AGENPARL) - Roma, 29 feb - Non solo contro le tariffe professionali protesta l’avvocatura, ma per chiedere la riforma della giustizia e della professione forense. Questa la puntuale presa di posizione del presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura-Oua, Maurizio de Tilla, che ribadisce quanto più volte dichiarato in questi mesi e cioè la netta opposizione a «una serie di provvedimenti che mortificano il diritto di difesa, il ruolo costituzionale dell’avvocatura e di fatto producono una rottamazione della giustizia>>.
«La nostra è una battaglia di democrazia – continua il presidente Oua – con una forte carica propositiva: la necessaria riforma della giustizia e la modernizzazione della professione forense. Salvaguardando il diritto, la Costituzione e senza soccombere alle logiche mercatiste. Protestiamo non solo contro l’abrogazione delle tariffe o la presenza dei soci di capitale nelle società professionali, ma almeno per altre sette ragioni, tutte importanti e di grande peso per la tenuta del nostro sistema giudiziario. Contro l’istituzione del tribunale delle imprese e la contemporanea previsione di una generalizzata chiusura dei cosiddetti “Tribunali minori” e l’accorpamento-eliminazione degli uffici dei giudici di pace, tutti presidi di legalità, sicurezza e spesso di buon funzionamento della nostra macchina giudiziaria. Su questi nodi abbiamo proposto di avviare due tavoli di confronto con governo, enti locali, cittadini e magistratura. Ma al momento nessuna risposta. Contro la burocratizzazione del processo civile, l’aumento del contributo unificato, la mediaconciliazione obbligatoria, tutti interventi che ostacolano l’accesso del cittadino alla giurisdizione pubblica e universale. Per chiedere il rinvio dell’entrata in vigore delle materie fino ad ora escluse dalla mediazione obbligatoria, condomini e incidenti, in attesa delle decisioni della Corte Costituzionale e della Corte di Giustizia Europea. Infine, una precisazione: escludere la presenza di soci di capitale negli studi professionali, anche se minoritari, è necessario perchè è in ogni caso causa di palesi conflitti di interesse e di possibili infiltrazioni mafiose. Per tutte queste ragioni dal 15 al 23 marzo sciopereremo». |