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* Delega legislativa per la revisione delle circoscrizioni giudiziarie. Sospetto di incostituzionalità. Ricorso della Regione Puglia segue l'iniziativa analoga dell'O.U.A.
Giustizia: OUA, anche Regione Puglia ricorre contro delega su circoscrizioni DE TILLA, FRONTE SEMPRE PIU' AMPIO NE CONTESTA COSTITUZIONALITA' Roma, 14 nov. - (Adnkronos) - La Regione Puglia ha deliberato di ricorrere alla Corte costituzionale contro la delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari. Ne da' notizia l'Organismo unitario dell'avvocatura. Per Maurizio de Tilla, presidente Oua, e' la 'conferma ulteriore della corretta presa di posizione dell'Oua che la settimana scorsa aveva annunciato la proposizione di un'azione giudiziaria per sollevare la questione di incostituzionalita' della normativa sulla revisione delle circoscrizioni'. 'La Regione Puglia - spiega de Tilla - ritiene che la delega contenuta nella manovra economica bis violi il dettato costituzionale nelle parti ritenute lesive delle prerogative dei Comuni e delle Regioni. Non solo avvocati, cittadini, sindaci, autorita' territoriali, ma, come avevamo previsto, anche le Regioni sono contrarie a un provvedimento che oltre a essere incostituzionale, come abbiamo piu' volte denunciato, rischia di essere controproducente per il buon funzionamento del sistema giustizia e inutile per i prospettati obiettivi di risparmio'. 'Con questa delega al Governo - ricorda il presidente dell'Oua - e' palese la violazione dell'ordinario iter di produzione legislativa (art. 70, 72) ed anche di quello della c.d. decretazione d'urgenza (art. 77 co. 2), non sussistendo ragioni necessita' ed urgenza a sostegno e supporto dell'introduzione, soltanto in sede di conversione, di una disposizione relativa alla riorganizzazione nella distribuzione degli uffici giudiziari del tutto eterogenea rispetto al contenuto del decreto-legge convertito ed addirittura dichiaratamente legata ad altro decreto-legge (gia' oggetto di conversione con altra legge). Si tratta, dunque, per l'espressa ammissione contenuta nella legge di conversione di una 'norma intrusa''. 'In questo Paese in questi anni, si e' continuamente legiferato sulla giustizia senza dibattito parlamentare e senza alcuna consultazione con chi opera in prima linea nei tribunali tutti i giorni - sottolinea ancora De Tilla - non a caso si arriva alla decisione di prospettare con una delega la soppressione di 52 Tribunali, 200 Sezioni distaccate e 700 sedi del giudice di pace. Come e' evidente, non si puo' non essere contrari a interventi di questo tipo senza alcun studio preventivo di impatto, smantellando, spesso gli unici presidi di giustizia, di sicurezza e di legalita' sul territorio'. 'Dal nuovo Governo e dal nuovo Ministro della Giustizia ci aspettiamo un approccio diverso, dialogante, pragmatico e che guardi davvero alle soluzioni dei problemi della nostra macchina giudiziaria: efficienza, riduzione della lunghezza dei processi e dell'enorme arretrato' auspica de Tilla, che ricorda infine l'appuntamento della prossima settimana: 'il 25 e 26 novembre a Roma, in occasione della VII Conferenza Nazionale dell'Avvocatura, amplieremo attualizzeremo e presenteremo la nostra piattaforma, con l'apporto di oltre mille avvocati delegati provenienti da tutta Italia'. |