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* PREVIDENZA FORENSE: LA PENSIONE MODULARE..
Alcune puntualizzazioni sul contributo modulare volontario. La pensione modulare non è una prestazione previdenziale autonoma, bensì una quota di pensione che si aggiunge al trattamento di base. Tale quota è calcolata col metodo contributivo, che garantisce la corrispondenza tra il risparmio previdenziale individuale rivalutato e la rendita pensionistica. E' costituita da versamenti in parte obbligatori (1%) e in gran parte volontari (dall’1% al 9%). Essa consente al professionista di migliorare il livello di “adeguatezza” della propria pensione, con modalità di versamento flessibili e variabili di anno in anno, in base alle esigenze del contribuente e con immediati benefici fiscali. L’assenza di scopo di lucro e di particolari spese di gestione da parte della Cassa, consentono, inoltre, di retrocedere all’iscritto l’intera contribuzione versata con una garanzia di rendimento minimo dell’1,5% annuo. Contributo soggettivo minimo modulare obbligatorio del 1%: il pagamento avviene in unica soluzione, tramite MAV (bancario o postale) o bonifico bancario, con scadenza fissata al 30 aprile di ciascun anno, mentre l'eventuale eccedenza per superamento del reddito minimo verrà versata a seguito di autoliquidazione tramite il Mod. 5 dell'anno successivo. Adesione alla contribuzione modulare volontaria: l’iscritto deve esercitare ogni anno una espressa opzione alla contribuzione modulare volontaria, in sede di Mod. 5 telematico, entro il 30 settembre, a partire da quest'anno. Una volta effettuata, l’opzione entro il 31 dicembre del medesimo anno può essere rettificata in diminuzione, ma non in aumento (in buona sostanza, se si opta per il versamento del 9% o di altra percentuale si potrà fino al 31 dicembre dello stesso anno decidere di versarlo eventualmente anche in misura inferiore o addirittura di non versarlo affatto; nel caso inverso invece non si avrà più la possibilità di versare alcunché). TRATTAMENTO FISCALE DEI VERSAMENTI PER QUOTA MODULARE: i versamenti effettuati per la contribuzione modulare sono interamente deducibili ai fini IRPEF al pari degli altri contributi soggettivi dovuti alla Cassa. E' evidente che alla conclusione dell'anno questo elemento può influire in modo determinante sulla scelta. Il suggerimento è, quindi, quello di non precludersi a priori la possibilità di usufruire della detrazione di ulteriori contributi, aumentando al contempo l'importo della futura pensione. |