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* O.U.A.: IL GOVERNO FA UN REGALO ALLE COMPAGNIE ASSICURATIVE E PUNISCE I CITTADINI. No allo schema di dpr che dimezza il risarcimento del danno biologico.
(AGI) - Roma, 20 set. - “Un regalo alle compagnie assicurative che danneggia i cittadini”. E’ l’Organismo unitario dell’avvocatura a bocciare lo schema di dpr, varato dal Consiglio dei ministri in agosto, che dimezza il risarcimento del danno biologico per gli incidenti stradali nei casi di invalidita’ permanente compresa tra il 10 e il 100%.
Il provvedimento - denuncia il presidente dell’Oua, Maurizio de Tilla - “caso strano, interviene appena due mesi dopo che una sentenza della Cassazione aveva stabilito che le tabelle del Tribunale di Milano fossero quelle da ritenersi piu’ congrue per il metodo di calcolo e i valori determinati. Secondo queste tabelle, un 20enne con invalidita’ permanente del 90% fino ad oggi riceverebbe dai 850mila a oltre un milione di euro. Invece, con le tabelle fissate dal governo incassera’ tra i 450 e i 600mila euro. Circa la meta”. Per de Tilla, “questa decisione implementa ulteriormente la forte discriminazione fra le vittime di incidenti stradali e le vittime di altri infortuni alle quali il dpr non sarebbe applicabile. Come e’ giustificabile che a fronte di uno stesso danno si possano ricevere risarcimenti tanto diversi? E’ un’evidente discriminazione causale che in Europa non e’ consentita. Inoltre, i valori pecuniari previsti dalla bozza del dpr non sono stati adeguati all’inflazione essendo gli stessi risalenti al 2005 e percio’ sono ulteriormente penalizzanti. Se non bastasse, al di fuori di ogni previsione legislativa sono stati individuati valori differenti per uomini e donne. E la scelta e’ anche un forte attacco alla magistratura, che verrebbe privata totalmente del suo potere discrezionale nella decisione del quantum risarcitorio.”. “Cosi’ - continua il presidente - si annullano 40 anni di evoluzione giurisprudenziale e dottrinale che aveva posto al centro del diritto la persona e non il mero calcolo economico aziendale. Il governo tenta di annullare con un colpo di spugna (e di mano) tutta la giurisprudenza in materia risarcitoria”. Nel deliberato approvato dall’assemblea dell’Oua nella sua ultima seduta, si fa istanza al governo “affinche’ ritiri il provvedimento, ingiustificato e lesivo dei diritti dei danneggiati nonche’ in aperto contrasto con i principi del giusto ed integrale risarcimento e dell’articolo 32 della Costituzione” e si rivolge nel contempo “appello al presidente della Repubblica affinche’ non apponga la propria firma al dpr”. (AGI) Com/Bas |