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* * * I fantasmi a volte ritornano. Specie se li rievochiamo, la suggestione diventa forte. Anche perchè le esperienze passate hanno lasciato il segno, con la soppressione del Tribunale di Sala Consilinae e di alcune importanti sezioni come quella di Eboli. E' una prestigiosa associazione di avvocati, la Camera Penale Salernitana, che ha rispolverato nei giorni scorsi lo spettro di nuove soppressioni di uffici giudiziari nella provincia di Salerno, già colpita nel 2012 dalla "epocale" qunto nefasta riforma completata dalla Ministra Severino. Per la verità non si tratta di una novità assoluta,...
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* IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA INSISTE SU REVISIONE DELLE CIRCORSCRIZIONI GIUDIZIARIE E RITO CIVILE. LA RISPOSTA DEL PRESIDENTE OUA DE TILLA.
Sezioni: PRIMA FILA
Autore tratto da Studio Cataldi
Data di pubblicazione 25/08/2011
"Condivido in pieno l'analisi del Vice Presidente Vietti e desidero ricordare che questo governo, sin dal suo esordio, si è impegnato nell'opera di riforma e miglioramento della giustizia civile. Con queste parole il Ministro della giustizia Nitto Palma esprime l'apprezzamento per le parole del Vicepresidente Vietti in un intervista rilasciata al Corriere della Sera, in cui invita la politica a dedicare maggiore attenzione all'efficienza del sistema giustizia e, in particolar modo, al settore civile ed all'esigenza di razionalizzare le circoscrizioni giudiziarie. "Il mio predecessore, Angelino Alfano, - ha continuato a dire Nitto Palma - ha infatti da subito affrontato il problema della lentezza della giustizia civile e dell'enorme mole dell'arretrato, ottenendo eccellenti risultati attraverso l'approvazione del rito sommario di cognizione (che molto assomiglia al processo breve civile invocato da Vietti), delle nuove regole sulla formazione dei dirigenti degli uffici giudiziari e del nuovo statuto operativo del Processo Civile Telematico (già nel 2009); nel 2010 si è dato definitivo avvio alla mediazione civile, che si muove proprio in linea con la necessità di evitare che tutti i conflitti vengano portati davanti al giudice, e si è introdotto un modesto contributo unificato per le Opposizioni a Sanzioni Amministrative. Tutti questi interventi hanno già determinato nel 2010 una prima inversione di tendenza (dopo oltre trent'anni di costante aumento) con una diminuzione dell'arretrato di circa 400.000 cause...ed aspettiamo fiduciosi i dati del 2011 (...) In questo quadro - conclude il guardasigilli - auspico che tutte le parti interessate, dall'Anm all'avvocatura, dai sindacati alle comunità locali, diano prova della loro alta sensibilità istituzionale verso il bene comune e la cura dell'interesse generale".
(Data: 25/08/2011 10.00.00 - Autore: Luisa Foti)

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LA RISPOSTA DI MAURIZIO DE TILLA - PRESIDENTE OUA.

L’Organismo unitario dell’avvocatura prende posizione circa l’ipotesi chiusura dei tribunali con meno di 15 magistrati.
In una lettera al Guardasigilli Francesco Nitto Palma, il presidente dell’Oua Maurizio de Tilla, avanza una proposta alternativa che definisce di “revisione della geografia giudiziaria”, a partire dalla soppressione delle sedi distaccate con alcune eccezioni, per rendere “più efficiente il sistema giudiziario senza colpire i diritti dei cittadini”.
“È sbagliato – attacca De Tilla – tagliare i tribunali minori secondo logiche ragionieristiche, pressati dalla grave situazione economica: queste realtà sono innanzitutto presidio di legalità soprattutto in zone con gravi problemi di criminalità organizzata”, aggiungendo che “è però necessario rivedere complessivamente la geografia giudiziaria a partire da una revisione delle sezioni distaccate: ce ne sono più di 200 e alcune sono del tutto improduttive, altre non servono a niente visto che sono a ridosso dei tribunali”.
Secondo de Tilla, servono soluzioni “che mantengano il più possibile inalterata l’attuale dislocazione degli Uffici di primo grado. Ogni indagine sul punto deve avvenire con la collaborazione dell’avvocatura territoriale, unica in grado di fornire indicazioni certe sulle realtà locali”.
“Quelli che attualmente sono impropriamente definiti piccoli tribunali, sono quelli nei quali il cittadino trova attenzione ai suoi problemi e una discreta celerità nella loro soluzione. Una nuova geografia giudiziaria può trovare attuazione, non tanto con la generalizzata soppressione di tribunali non capoluogo di provincia o che non rispettano un numero minimo di magistrati, ma piuttosto con una equa ridistribuzione del territorio tra gli esistenti Uffici di Primo Grado, anche nello spirito della legge istitutiva dei Tribunali Metropolitani. Ciò consentirebbe anche di mantenere quel presidio di legalità che costituisce un patrimonio non disperdibile”.
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