Nitto Palma: risparmio accorpando i tribunali

ROMA. Anche la revisione delle circoscrizioni giudiziarie, cioè della distribuzione di tribunali e procure sul territorio nazionale, il cui assetto attuale risale all'epoca dello Stato sabaudo, può contribuire a «garantire gli ulteriori risparmi di spesa richiesti dalla nuova manovra finanziaria».
Ne è convinto il ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma, che lancia perciò un appello a tutte le «parti interessate»: Associazione nazionale magistrati, avvocatura, sindacati e comunità locali «diano prova della loro alta sensibilità istituzionale», abbandonando «logiche localistiche non più sostenibili e collaborando «fattivamente al progetto di revisione delle circoscrizioni giudiziarie al quale stiamo lavorando».
Progetto la cui finalità è pure «l'efficienza del sistema giudiziario nel suo complesso», visto che «una maggiore specializzazione» dei giudici è «realizzabile solo in uffici di medie dimensioni».
Positivo il commento dell'Anm all'annuncio della revisione delle circoscrizioni giudiziarie: «Sono queste – ha detto il presidente Luca Palamara – le riforme che vogliamo e non quelle come il processo lungo, che affossano il processo penale, senza contribuire in alcun modo al miglioramento del servizio giustizia».
Il presidente dell'Organismo unitario dell'avvocatura, Maurizio De Tilla, suggerisce di partire prima dalla soppressione delle sezioni distaccate: «Ce ne sono più di 200 e alcune sono del tutto improduttive».