La Commissione Giustizia della Camera, nella seduta del 20 luglio ha approvato il testo base della riforma dell'ordinamento forense, confermando il testo licenziato dal senato nel novembre 2010.

Ha pure fissato il termine per la presentazione degli emendamenti per il giorno 12 settembre.

Il passaggio è importante perchè prelude alla candelarizzazione in aula, e quindi ad un'accelerazione dell'iter di approvazione definitiva.

Di seguito un estratto del resoconto della seduta :

"... Roberto CASSINELLI (PdL), relatore, ribadisce che non è più alcuna ragione per non adottare il testo base e fissare il termine per la presentazione degli emendamenti.

Nessun altro chiedendo di intervenire la Commissione approva la proposta del relatore ed adotta come testo base per l'ulteriore prosieguo dell'esame la proposta di legge C. 3900, approvata dal Senato...."

" .... Giulia BONGIORNO, presidente, alla luce di quanto è emerso in Commissione ed al fine di non pregiudicare la possibilità che il provvedimento sia inserito nel calendario dei lavori di settembre, fissa il termine per la presentazione degli emendamenti al testo base alle ore 15 di lunedì 12 settembre.
Nessun altro chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta".

La proposta di riforma è appoggiata da OUA e CNF, ma è stata giudicata negativamente da molte organizzazione di base.

L'A.N.F. con il Presidente Perifano, anche nell'ultima riunione romana indetta dallOUA per il 15/7 decorso, ha contestato aspramente la posizione del CNF che - a suo dire - non tiene conto delle indicazioni espresse dall'avvocatura e votate all'ultimo Congresso Nazionale di Genova.

Nello stesso solco dell'A.N.F., da Bari si solleva la protetsa del movimento MGA (mobilitazione generale avvocatura), di seguito riportiamo una lettera aperta inviata al Presidente dell'OUA De Tilla:

Caro Presidente,

l’approvazione odierna, in seno alla commissione giustizia della Camera, del testo base della riforma dell’ordinamento professionale nella formulazione licenziata dal Senato nel 2010, rappresenta un fatto gravissimo.

L’accaduto non può che imputarsi alle pressioni del CNF che ancora una volta ha ignorato i malumori e il forte dissenso dell’Avvocatura rispetto al delinearsi di una professione caratterizzata dai limiti di reddito ai fini della continuità, da un illimitato potere del CNF, da una rappresentanza non effettiva, da un accesso iniquo, dallo svuotamento del Congresso, dell’OUA e degli Ordini e da un’eccessiva scolarizzazione.

Riforma che, nel contempo, non affronta in alcun modo i veri problemi dell’Avvocatura.

Questi aspetti, del resto, sono stati da Lei censurati nel corso del Suo incontro a Bari con gli Avvocati del 9.6.2011; successivamente sono stati ribaditi nella giornata di protesta del 23 a Napoli, alla presenza del rappresentante del CNF Avv. Mascherin, e nella riunione del 2 luglio indetta dal CNF.

La denuncia è stata così forte tanto da far ipotizzare la convocazione di un Congresso straordinario, che sicuramente avrebbe giovato alla categoria, per discutere della riforma, della rappresentanza e del welfare forense.

Il prossimo 22 luglio, a Bari, sarà presente proprio l’Avv. Mascherin, segretario del CNF, per parlare dei problemi dell’Avvocatura, ma, contrariamente al coraggio da Lei manifestato, questi preferisce incontrare a porte chiuse il Consiglio dell’Ordine e non i tutti i colleghi del Foro.

Nella stessa giornata, alla stessa ora e nella stessa sede, l’Avvocatura ha organizzato a Bari un’assemblea spontanea degli iscritti per rimarcare le brutture contenute nel progetto di legge in discussione alla Camera.

Caro Presidente, a proposito di rappresentanza e a conferma della Sua totale e incondizionata condivisione delle esigenze e delle difficoltà dell’Avvocatura, venga a Bari il 22 e riaffermi la Sua contrarietà rispetto a questo progetto di riforma.

Noi l’aspettiamo

Non ci tradisca.

A presto

Bari, 20 luglio 2011.

Sindacato Avvocati Bari – aderente ANF

Il Segretario Avv. Luigi Pansini