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* O.U.A.: CONGRESSO STRAORDINARIO CONTRO LA MEDIAZIONE. NO AD ALFANO PER SOLUZIONI UNILATERALI.
Si lavora all’ipotesi di un congresso straordinario dell’avvocatura per proseguire la protesta contro la mediazione civile obbligatoria, una novità normativa ritenuta dall’avvocatura lesiva del ruolo del difensore e negativa sul fronte del diritto alla giustizia da parte dei cittadini. Giovedì la protesta è culminata nell’astensione dalle udienze di quasi 200 mila avvocati in tutta Italia e in un’assemblea nazionale con la partecipazione di oltre mille professionisti, organizzata nella sala Arengario del nuovo Tribunale. A lanciare l’idea di un’assise straordinaria della classe forense è l’Organismo unitario dell’avvocatura (in sigla Oua, guidato dal civilista napoletano Maurizio de Tilla). La nuova presa di posizione dell’Oua fa seguito all’insistente ipotesi di un decreto legge del ministro Guardasigilli Angelino Alfano “per modificare – come si legge in una nota dell’Oua – solo alcuni aspetti del sistema, eludendo la richiesta degli avvocati italiani che hanno invece chiesto l’abrogazione della obbligatorietà della mediaconciliazione e iniziative reali per la tutela dei diritti dei cittadini”. Questo “ulteriore attacco alla giustizia civile – sostiene Maurizio de Tilla – costringe gli avvocati a pensare anche alla convocazione di un congresso straordinario. La decisione sarà assunta a metà luglio”. L’ipotesi di riforma a cui starebbe lavorando Alfano è definita dal presidente de Tilla “un inaccettabile colpo di mano”. Circolerebbe infatti l’indiscrezione secondo cui il ministro della Giustizia Alfano, prima di dimettersi, “avrebbe intenzione – si legge in una nota dell’Oua – di varare un decreto legge sulla mediaconciliazione obbligatoria che disattende le richieste unitarie (oltre 150 ordini forensi e tutte le associazioni di categoria) dell’avvocatura, sull’eliminazione dell’obbligatorietà della mediaconciliazione, nonché le dure critiche al sistema vigente anche da parte della magistatura e di molti parlamentari di maggioranza e opposizione”. “Invece di ascoltare il Parlamento e la società civile – conclude de Tilla – e, quindi, provvedendo ad accelerare l’approvazione dei disegni di legge bipartisan all’esame del Senato (Benedetti Valentini del Pdl e Della Monica del Pd), che recepiscono le proposte dell’avvocatura, il ministro vuole fare l’ennesimo regalo ai poteri forti, a scapito dei cittadini”. |