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* SPECIALIZZAZIONI FORENSI. IL T.A.R. LAZIO BOCCIA IL REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE. Il testo integrale della sentenza.
“Al Collegio non è dato comprendere da quale fonte normativa il CNF abbia derivato la potestà, esercitata con l’atto impugnato, di creare ex novo una figura professionale precedentemente non contemplata dal vigente ordinamento – quella dell’avvocato specialista – che si aggiunge alle figure dell’avvocato iscritto all’albo e dell’avvocato abilitato al patrocinio dinanzi alle giurisdizioni superiori”. (estratto dalla motivazione della sent.TAR Lazio 9/6/2011 n.5151).
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Il Tar Lazio, con sentenza 9 giugno 2011, n. 5151 ha dichiarato la nullità del regolamento sulle specializzazioni forensi che disciplinava le aree di specialità professionale e le modalità per acquisire il titolo di specialista. I giudici amministrativi, hanno accertato la ''assoluta carenza di attribuzione in capo al CNF " del potere regolamentare esercitato con il provvedimento impougnato da associazioni forensi e singoli avvocati. Ricordiamo anche la bocciatura sancita da una infuocata votazione nell'ultino congresso nazionale forense di Genova. Il Consiglio Nazionale Forense, nel tentativo di gettare acqua sul fuoco, ha diffuso il seguente comunicato : ‘’Il Cnf prende atto della decisione del Tar Lazio che ha ritenuto coperta da riserva di legge la materia delle specializzazioni forensi e sottolinea la necessità di esaminare con calma la motivazione della sentenza. Il regolamento sulle specializzazioni è necessario per qualificare la formazione professionale degli avvocati e risponde anche all’esigenza di natura deontologica di assicurare la massima tutela degli interessi degli assistiti. Il diploma si somma ai titoli di varia natura che gli avvocati, al fine di qualificarsi, possono liberamente e volontariamente conseguire. Il Cnf invita il parlamento e il governo a dare nuovo impulso alla riforma forense, che ormai langue da troppi mesi in commissione giustizia della camera, dopo essere stata approvata con ampia maggioranza al senato.'' Anche il presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura, Maurizio de Tilla, chiede che sulle specializzazioni si lavori per una soluzione legittima e condivisa da tutti. << Il sistema delle specializzazioni è benvenuto ma deve avere come scopo principale l’alta preparazione degli avvocati. Il percorso dovrà essere serio ed articolato e dovrà riguardare principalmente la giovane avvocatura». «Ma le vere battaglie degli avvocati – conclude De Tilla – in questa fase sono ben altre: il riconoscimento dell’avvocatura come soggetto costituzionale, l’inserimento del numero chiuso alla facoltà di giurisprudenza, l’eliminazione dell’obbligatorietà della mediaconciliazione ed infine l’assetto positivo e strutturato della macchina giudiziaria secondo il decalogo formulato dall’OUA in sede di Patto per la giustizia intercorso con l’ANM».
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