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* O.U.A. PROSSIMA ASTENSIONE DALLE UDIENZE PER LA RIFORMA DELLA MEDIACONCILIAZIONE 23 GIUGNO 2011. SOPPRESSA QUELLA DEL 26 MAGGIO 2011 DOPO LA RIUNIONE CON IL MINISTRO ALFANO.
L'O.U.A. aveva programmato due giornate di astensione dalle udienze per i giorni di 23 maggio e 26 giugno 2011 ( vedi comunicato in calce). Dopo gli sviluppi degli ultimi giorni la data del 26 maggio è stata sospesa per verificare gli esiti delle ultime trattative con il Ministro Alfano e l'iter parlamentare dei provvedimenti legislativi in corso di esame che recepirebbero le richieste dell'avvocatura. Prossimo appuntamento dunque il 26 giugno 2011: manifestazione nazionale a Napoli. Prossimamente tutti i dettagli. Il Presidente Avv. Americo Montera comunica il testo del messaggio diffuso dal Presidente De Tilla: << amici e colleghi, la prossima astensione dalle udienze si terrà il prossimo 23 giugno, con concomitante manifestazione nazionale pubblica a Napoli. Non è stata quindi confermata l’astensione del 26 maggio. Molti cordiali saluti Maurizio de Tilla >> ______________ Dalla stampa. Il Denaro: Nuova astensione dalle udienze il 23 giugno. Nuovo sciopero degli avvocati contro l’attuale formulazione delle norme sulla mediazione civile: il presidente dell’Organismo unitario dell’avvocatura (in sigla Oua), Maurizio de Tilla, annuncia la proclamazione di un’ulteriore giornata di astensione per giovedì 23 giugno. “La mediaconciliazione – spiega il numero uno dell’Oua – è stata rinviata dal Tar Lazio alla Corte Costituzionale e l’Oua denuncia da mesi i molteplici profili di incostituzionalità. Ma vi è di più, il sistema varato in Italia è in contrasto palese con la normativa europea perchè è costoso per i cittadini, perchè condiziona il successivo giudizio, per i tempi troppo lunghi. In sintesi perchè limita l’accesso alla giustizia per i cittadini”. Non si terrà, invece, la giornata di astensione dalle udienze annunciata le scorse settimane dall’Oua per giovedì 26 maggio: “Ci è sembrato opportuno differire la manifestazione – chiarisce de Tilla – anche perché nel frattempo il Senato è al lavoro su progetti di riforma della normativa sulla mediazione che recepiscono numerosi nostri suggerimenti”. Data: 27/04/2011 Fonte: IL DENARO ---- COUNICATO STAMPA OUA 28/3/2011. L‘Organismo di rappresentanza politica dell‘avvocatura, Oua, ha proclamato nei giorni scorsi altre quattro giornate di sciopero (14-15 aprile, 26 maggio, 23 giugno) e indetto una manifestazione a Roma per il prossimo 14 aprile. Oggi, il presidente dell‘Oua, Maurizio de Tilla, partecipando alla trasmissione Uno Mattina, su Rai 1, ha ribadito le ragioni della protesta contro la privatizzazione e la rottamazione della giustizia civile. Successivamente in relazione alla partecipazione del ministro Alfano al convegno organizzato a Torino dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti, l‘avv. de Tilla ha dichiarato quanto segue. «Sarebbe logico un cambio di nome al Ministero di giustizia – ha spiegato - per rendere più coerenti e comprensibili alcune scelte fatte dal Ministro Alfano sulla giustizia civile, ma anche per così poter bene inquadrare il serrato dialogo del Guardasigilli con alcuni settori economici e professionali del nostro Paese (imprese e commercialisti) e specularmente all‘assenza di confronto con chi opera quotidianamente nei tribunali: avvocati, magistrati, giudici onorari. Infatti, ormai, il ministro della Giustizia va spesso dai commercialisti e dagli industriali per illustrare i suoi progetti sulla futura fisionomia della macchina giudiziaria. Insolito, no? Forse perché gli avvocati hanno definito questi provvedimenti di ― privatizzazione ― e ―rottamazione‖ della giustizia. Il Ministro, poi, tace su un fatto preoccupante: su 630 organismi di conciliazione ben 415 fanno capo a sedi di società di capitali. Da tale dato emerge chiaramente un progetto di ―svendita della giustizia alle società private, con l‘insorgenza di non pochi dubbi su possibili speculazioni, conflitti di interesse, dipendenze, condizionamenti e affari privati. «Nell‘assise dei commercialisti – aggiunge il presidente dell‘Oua - il Ministro della Giustizia ha testualmente dichiarato: ―Vorrei che mi si spiegasse il modo per cui, mentre si investivano più soldi nel sistema giustizia, l‘arretrato cresceva e ora invece cala". La risposta probabile è la seguente: o il Ministro non legge bene i dati o i cittadini rinunciano a far valere le proprie ragioni. Ed infatti, la giustizia funziona oggi come prima. E non si registrano interventi incisivi. «La media-conciliazione obbligatoria e le prospettate modifiche processuali – conclude de Tilla - delle quali il Ministro non vuole discutere con l‘OUA e gli altri organismi rappresentativi del mondo della giustizia, costituisce un intervento inidoneo e di poca utilità, fatto a piedi giunti, con violazione dei diritti dei cittadini e dei valori della Costituzione. È evidente che visto il continuo rifiuto del dialogo da parte di Alfano, non ci resta che far valere con ulteriori giorni di astensione la fondata protesta dell‘avvocatura. Per questa ragione il 14 e 15 aprile e poi il 26 maggio e il 23 giugno ci asterremo dalle udienze e il 14 faremo una grande manifestazione pubblica a Roma con la presenza di numerosi parlamentari di tutte le formazioni politiche». Roma, 28 marzo 2011 |