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* * * I fantasmi a volte ritornano. Specie se li rievochiamo, la suggestione diventa forte. Anche perchè le esperienze passate hanno lasciato il segno, con la soppressione del Tribunale di Sala Consilinae e di alcune importanti sezioni come quella di Eboli. E' una prestigiosa associazione di avvocati, la Camera Penale Salernitana, che ha rispolverato nei giorni scorsi lo spettro di nuove soppressioni di uffici giudiziari nella provincia di Salerno, già colpita nel 2012 dalla "epocale" qunto nefasta riforma completata dalla Ministra Severino. Per la verità non si tratta di una novità assoluta,...
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* Mediazione civile, Alfano tenta la strada dell'intesa con gli avvocati prima delle elezioni. I dissenzienti capeggiati dal Presidente O.U.A. De Tilla: «Siamo stati traditi». Accordo tra il ministro della Giustizia e C.N.F. Decisa l’istituzione di una cabina di regia ad hoc da cui è stata esclusa a sorpresa l'O.U.A. * L'Unione Regionale Ordini della Campania delegittima la trattativa. Delibera del direttivo.
Sezioni: PRIMA FILA
Autore Avv. Enrico Tortolani - tratto da Corrire della Sera
Data di pubblicazione 12/05/2011
Il Ministro Alfano decide di creare un tavolo di trattativa con l'Avvocatura ed esclude l' O.U.A. dalla 'cabina di regia'. * Secondo il Presidente De Tilla sono state tradite le attese degli avvocati e le deliberazioni del Congresso Nazionale di Genova, ed anche la volontà, espressa da tutti i partecipanti alle recenti maniestazioni di protesta, di escludere il business e le speculazioni e gli arricchimenti ingiustificati a discapito dei diritti dei cittadini. * E' incomprensibile la scelta del Ministro Alfano di aprire la trattativa con gli Avvocati solo con alcuni Ordini, capeggiati da quello di Milano, ed il C.N.F. * Anche dall'Unione Regionale Ordini della Campania, con i rappresentanti del Foro salernitano, parte una censura che delegittima la delegazione convocata dal Ministro della Giustizia. In allegato il testo della delibera assunta dal direttivo. * * Segue rassegna stampa.

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Corriere della sera dell'11/5/2011:

Mediazione civile, intesa Alfano-avvocati I dissenzienti: «Siamo stati traditi»

Accordo tra il ministro della Giustizia e consiglio forense. Decisa l’istituzione di una cabina di regia ad hoc

MILANO - Nuovo colpo di scena nella tormentata vicenda sulla mediazione civile. È passato un mese e mezzo dall’entrata in vigore della riforma che prevede, per tutte le cause civili (a parte quelle per incidenti stradali e liti di condominio), l’obbligo di una mediazione prima di andare in aula. Durante questo periodo è stata fortissima l’opposizione di tutta l’avvocatura che si è sentita tagliata fuori dalla riforma. Martedì notte la svolta. Il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha convocato una delegazione: composta dai presidenti degli Ordini di Milano, Roma, Palermo, Triveneto e dal presidente del Consiglio nazionale forense Guido Alpa. L’incontro ha prodotto un accordo che prevede la presenza degli avvocati anche durante il tentativo di mediazione.

LA PROTESTA - «Abbiamo apprezzato – spiega il presidente del Cnf , Alpa – l’iniziativa del ministro di riaprire il confronto con l’avvocatura, riprendendo un dialogo interrotto, gesto accolto responsabilmente dalle istituzioni forensi. L’ introduzione dell’assistenza necessaria dei legali nei procedimenti di mediazione obbligatoria e l’istituzione di una cabina di regia ad hoc, sono il primo passo verso la individuazione delle soluzioni tecnico-normative più adatte a una soluzione positiva». Di tutt’altro parere i commenti di chi, come l’Organismo unitario dell’avvocatura, ha guidato il fronte più avanzato della protesta. «È stato tradito il voto del Congresso Nazionale Forense di Genova – tuona Maurizio de Tilla, presidente dell’Oua - che prevede l’eliminazione dell’obbligatorietà della conciliazione e l’introduzione della necessità dell’assistenza dell’avvocato in tutte le controversie. È stata tradita l’ordinanza del Tar del Lazio che ha rinviato il tema alla Corte Costituzionale. Tradita, infine, la volontà espressa da tutti di escludere il business e le speculazioni e gli arricchimenti ingiustificati a discapito dei diritti dei cittadini». E la vicenda, c’è da scommetterci, non è ancora finita. (Isidoro Trovato 11 maggio 2011)

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ANSA

Giustizia: OUA, su conciliazione no a proposta Alfano
(V. 'GIUSTIZIA:SU CONCILIZIONE ACCORDO...' DELLE 13.47) (ANSA)

La proposta sulla mediaconciliazione annunciata dal Ministro della Giustizia, Angelino Alfano, al termine della riunione di stanotte con alcuni presidenti di Ordini e con il Cnf viene respinta al mittente dall'Oua: 'E' la dimostrazione del completo disinteresse del ministro nei confronti dei diritti dei cittadini, della Costituzione e della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, nonche' - afferma il presidente dell'Oua Maurizio de Tilla in una nota - dell'evidente mancanza di attenzione nei confronti delle decisioni assunte democraticamente dagli avvocati'.
Per l'Oua si e' 'tradito il voto del Congresso Nazionale Forense di Genova che prevede perentoriamente l'eliminazione dell'obbligatorieta' della mediaconciliazione, l'introduzione della necessita' dell'assistenza dell'avvocato in tutte le controversie (non solo in quelle di alto valore), l'assenza totale di ricaduta della procedura di mediazione sul successivo giudizio da incardinare davanti al giudice. Ma e' stata tradita, anche, la volonta' espressa dall'avvocatura (Oua, associazioni forensi, 150 ordini professionali) nelle due manifestazioni pubbliche di Roma e nelle astensioni dalle udienze'. E ancora: tradita, 'l'ordinanza del Tar del Lazio che ha rimesso alla Corte Costituzionale non solo l'obbligatorieta' della mediaconciliazione ma anche la esigenza di trasparenza, qualita' e indipendenza delle Camere di conciliazione e dei soggetti mediatori. Tradita, infine, la volonta' espressa da tutti di escludere il business e le speculazioni e gli arricchimenti ingiustificati a discapito dei diritti dei cittadini'. 'Il tavolo instaurato dal Ministro Alfano - conclude il presidente dell'Oua - non e' rappresentativo dell'avvocatura. Il Ministro ha scelto interlocutori di comodo, che in gran parte hanno osteggiato un voto congressuale unanime'. Per de Tilla 'siamo alla farsa': Alfano 'tenta di crearsi uno scenario artificioso per dare credito al proprio progetto che contrasta con ragioni di diritto, di costituzionalita' e di regolamentazione europea.
L'avvocatura - conclude - continuera' nella lotta, tradita dal tavolo instaurato dal Ministro, per l'affermazione dei valori della difesa della giurisdizione, fiduciosa in un risultato positivo dell'azione politica e giudiziaria'. (ANSA).

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AGI
Giustizia: OUA, proposta Alfano su mediazione non condivisibile

(AGI) - Roma, 11 mag. - La proposta sulla mediaconciliazione, annunciata oggi dal Ministro della Giustizia, Angelino Alfano, dopo la riunione di stanotte con alcuni presidenti di Ordini e con il Cnf, "e' la dimostrazione del completo disinteresse del Ministro nei confronti dei diritti dei cittadini, della Costituzione e della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, nonche' dell'evidente mancanza di attenzione nei confronti delle decisioni assunte democraticamente dagli avvocati". Per Maurizio de Tilla, presidente dell'Organismo unitario dell'avvocatura, si e' "tradito il voto del Congresso Nazionale Forense di Genova che prevede perentoriamente l'eliminazione dell'obbligatorieta' della mediaconciliazione, l'introduzione della necessita' dell'assistenza dell'avvocato in tutte le controversie (non solo in quelle di alto valore), l'assenza totale di ricaduta della procedura di mediazione sul successivo giudizio da incardinare davanti al giudice. Ma e' stata tradita, anche, la volonta' espressa dall'avvocatura (Oua, associazioni forensi, 150 ordini professionali) nelle due manifestazioni pubbliche di Roma e nelle astensioni dalle udienze". Tradita, sottolinea ancora il Presidente Oua, "l'ordinanza del Tar del Lazio che ha rimesso alla Corte Costituzionale non solo l'obbligatorieta' della mediaconciliazione ma anche la esigenza di trasparenza, qualita' e indipendenza delle Camere di conciliazione e dei soggetti mediatori. Tradita, infine, la volonta' espressa da tutti di escludere il business e le speculazioni e gli arricchimenti ingiustificati a discapito dei diritti dei cittadini".
"Il tavolo instaurato dal Ministro Alfano - conclude de Tilla - non e' rappresentativo dell'avvocatura. Il Ministro ha scelto interlocutori di comodo, che in gran parte hanno osteggiato un voto congressuale unanime. Non hanno, a suo tempo, agito giudiziariamente e non esprimono, in definitiva, gli orientamenti espressi dappertutto dagli avvocati. Siamo alla farsa sulla vicenda della mediaconciliazione: il Ministro Alfano tenta di crearsi uno scenario artificioso per dare credito al proprio progetto che contrasta con ragioni di diritto, di costituzionalita' e di regolamentazione europea.
L'avvocatura continuera' nella lotta, tradita dal tavolo instaurato dal Ministro, per l'affermazione dei valori della difesa della giurisdizione, fiduciosa in un risultato positivo dell'azione politica e giudiziaria". (AGI) Rmg 111323 MAG 11

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ADNKRONOS

Giustizia: OUA, non condivisibile proposta Ministro su mediazione

NON TIENE CONTO DELLA COSTITUZIONE, DELLE NORME EUROPEE, DEI DIRITTI DEI CITTADINI

Roma, 11 mag. - (Adnkronos) - Per l'Organismo Unitario dell'Avvocatura la proposta sulla mediazione civile, annunciata dal ministro della Giustizia, Angelino Alfano, dopo la riunione con alcuni presidenti di Ordini e con il Cnf, e' la dimostrazione del completo disinteresse del Ministro nei confronti dei diritti dei cittadini, della Costituzione e della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, nonche' dell'evidente mancanza di attenzione nei confronti delle decisioni assunte democraticamente dagli avvocati.
Si e' 'tradito il voto del Congresso Nazionale Forense di Genova che prevede perentoriamente l'eliminazione dell'obbligatorieta' della mediaconciliazione, l'introduzione della necessita' dell'assistenza dell'avvocato in tutte le controversie (non solo in quelle di alto valore), l'assenza totale di ricaduta della procedura di mediazione sul successivo giudizio da incardinare davanti al giudice - osserva Maurizio de Tilla, presidente Oua - Ma e' stata tradita, anche, la volonta' espressa dall'avvocatura (Oua, associazioni forensi, 150 ordini professionali) nelle due manifestazioni pubbliche di Roma e nelle astensioni dalle udienze'.

'E' stata tradita - sottolinea ancora il presidente Oua - l'ordinanza del Tar del Lazio che ha rimesso alla Corte Costituzionale non solo l'obbligatorieta' della mediaconciliazione ma anche la esigenza di trasparenza, qualita' e indipendenza delle Camere di conciliazione e dei soggetti mediatori.
Tradita, infine, la volonta' espressa da tutti di escludere il business e le speculazioni e gli arricchimenti ingiustificati a discapito dei diritti dei cittadini'.
'Il tavolo instaurato dal ministro Alfano non e' rappresentativo dell'avvocatura - denuncia de Tilla - Il Ministro ha scelto interlocutori di comodo, che in gran parte hanno osteggiato un voto congressuale unanime. Non hanno, a suo tempo, agito giudiziariamente e non esprimono, in definitiva, gli orientamenti espressi dappertutto dagli avvocati. Siamo alla farsa sulla vicenda della mediaconciliazione: il Ministro Alfano tenta di crearsi uno scenario artificioso per dare credito al proprio progetto che contrasta con ragioni di diritto, di costituzionalita' e di regolamentazione europea'.
'L'avvocatura continuera' nella lotta - conclude il presidente Oua - tradita dal tavolo instaurato dal Ministro, per l'affermazione dei valori della difesa della giurisdizione, fiduciosa in un risultato positivo dell'azione politica e giudiziaria'.

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