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* * * I fantasmi a volte ritornano. Specie se li rievochiamo, la suggestione diventa forte. Anche perchè le esperienze passate hanno lasciato il segno, con la soppressione del Tribunale di Sala Consilinae e di alcune importanti sezioni come quella di Eboli. E' una prestigiosa associazione di avvocati, la Camera Penale Salernitana, che ha rispolverato nei giorni scorsi lo spettro di nuove soppressioni di uffici giudiziari nella provincia di Salerno, già colpita nel 2012 dalla "epocale" qunto nefasta riforma completata dalla Ministra Severino. Per la verità non si tratta di una novità assoluta,...
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* O.U.A: CONTINUANO LE PROTESTE CONTRO LA MEDIACONCILIAZIONE. PROCLAMATE ALTRE 4 GIORNATE DI ASTENSIONE PER IL 14 E 15 APRILE, 26 MAGGIO E 23 GIUGNO.
Sezioni: PRIMA FILA
Autore Avv. Enrico Tortolani
Data di pubblicazione 30/03/2011
COMUNICATO STAMPA
GIUSTIZIA, DE TILLA, OUA: « IL MINISTRO ALFANO ORMAI NON DIALOGA PIÙ CON AVVOCATI E MAGISTRATI, MA SOLO CON
COMMERCIALISTI E IMPRESE».
L’OUA DENUNCIA PREOCCUPANTI CONFLITTI DI INTERESSE NELLE ORGANIZZAZIONI PRIVATE DI CONCILIAZIONE
DUE TERZI SONO SOCIETA’ DI CAPITALI REGISTRATE NELL’ALBO DEL MINISTERO.



L‘Organismo di rappresentanza politica dell‘avvocatura, Oua, ha proclamato nei
giorni scorsi altre quattro giornate di sciopero (14-15 aprile, 26 maggio, 23 giugno) e
indetto una manifestazione a Roma per il prossimo 14 aprile. Oggi, il presidente
dell‘Oua, Maurizio de Tilla, partecipando alla trasmissione Uno Mattina, su Rai 1, ha
ribadito le ragioni della protesta contro la privatizzazione e la rottamazione della
giustizia civile.
Successivamente in relazione alla partecipazione del ministro Alfano al convegno
organizzato a Torino dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti, l‘avv. de
Tilla ha dichiarato quanto segue.
«Sarebbe logico un cambio di nome al Ministero di giustizia – ha spiegato - per
rendere più coerenti e comprensibili alcune scelte fatte dal Ministro Alfano sulla
giustizia civile, ma anche per così poter bene inquadrare il serrato dialogo del
Guardasigilli con alcuni settori economici e professionali del nostro Paese (imprese e
commercialisti) e specularmente all‘assenza di confronto con chi opera
quotidianamente nei tribunali: avvocati, magistrati, giudici onorari.
Infatti, ormai, il ministro della Giustizia va spesso dai commercialisti e dagli
industriali per illustrare i suoi progetti sulla futura fisionomia della macchina
giudiziaria. Insolito, no? Forse perché gli avvocati hanno definito questi
provvedimenti di ― privatizzazione ― e ―rottamazione‖ della giustizia.
Il Ministro, poi, tace su un fatto preoccupante: su 630 organismi di conciliazione ben
415 fanno capo a sedi di società di capitali. Da tale dato emerge chiaramente un
progetto di ―svendita della giustizia alle società private, con l‘insorgenza di non
pochi dubbi su possibili speculazioni, conflitti di interesse, dipendenze,
condizionamenti e affari privati.
«Nell‘assise dei commercialisti – aggiunge il presidente dell‘Oua - il Ministro della
Giustizia ha testualmente dichiarato: ―Vorrei che mi si spiegasse il modo per cui,
mentre si investivano più soldi nel sistema giustizia, l‘arretrato cresceva e ora invece
cala". La risposta probabile è la seguente: o il Ministro non legge bene i dati o i
cittadini rinunciano a far valere le proprie ragioni. Ed infatti, la giustizia funziona
oggi come prima. E non si registrano interventi incisivi.
«La media-conciliazione obbligatoria e le prospettate modifiche processuali –
conclude de Tilla - delle quali il Ministro non vuole discutere con l‘OUA e gli altri
organismi rappresentativi del mondo della giustizia, costituisce un intervento
inidoneo e di poca utilità, fatto a piedi giunti, con violazione dei diritti dei cittadini e
dei valori della Costituzione. È evidente che visto il continuo rifiuto del dialogo da
parte di Alfano, non ci resta che far valere con ulteriori giorni di astensione la fondata
protesta dell‘avvocatura. Per questa ragione il 14 e 15 aprile e poi il 26 maggio e il
23 giugno ci asterremo dalle udienze e il 14 faremo una grande manifestazione
pubblica a Roma con la presenza di numerosi parlamentari di tutte le
formazioni politiche».
Roma, 28 marzo 2011
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