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* MEDIAZIONE CIVILE - TERMINATA L'ASTENSIONE L'O.U.A PROGRAMMA ALTRE MANIFESTAZIONI * DISEGNO DI LEGGE PER INTRODURRE LE MODIFICHE CHIESTE DALL'AVVOCATURA. Anche a Salerno adesione massiccia ed udienze rinviate.
Mediazione, sciopero terminato. Proclamate nuove manifestazioni.
L‘avvocatura si è astenuta dalle udienze con il 90 per cento circa di partecipazione alla protesta. E nella prossima assemblea fissata per domani l’Oua esaminerà la possibilità di indire altre giornate di astensione e ulteriori manifestazioni pubbliche a Roma, Milano, Napoli, Venezia e in altre città del Paese “per sensibilizzare i cittadini – come si legge in una nota – sulle tematiche sollevate dalle rappresentanze forensi. E’ certo che l’entrata in vigore della normativa sulla media-conciliazione – prosegue la nota dell’Oua – determinerà il caos nel settore della giustizia civile. Continueremo quindi la mobilitazione e promuoveremo iniziative affinché vengano subito approvate le modifiche normative nei sensi indicati dall’avvocatura”. In particolare le rappresentanze dell‘avvocatura chiedono che la mediazione non sia obbligatoria e che comunque sia prevista l‘assistenza di un avvocato. * * * Annunciati due disegni di legge al Senato per modificare la procedura che dovrebbe essere non più obbligatoria e prevedere l‘assistenza di un legale Mer 23 - Conclusa la prima tornata di scioperi contro la mediazione civile, toghe al contrattacco per ottenere la modifica della normativa entrata in vigore lunedì 21 marzo. Ieri, ultima giornata dell’astensione che aveva preso il via mercoledì 16 marzo, Maurizio de Tilla, presidente dell’organismo unitario di rappresentanza politica dell’avvocatura (in sigla Oua), dà notizia della pronta calendarizzazione di due disegni di legge per la modifica della media- conciliazione. REPLICA AD ALFANO Il presidente dell’Oua coglie anche l’occasione per replicare alle dichiarazioni di lunedì del Guardasigilli Angelino Alfano: “Il ministro – afferma – continua ad essere arrogante nei confronti degli avvocati. E a dire cose inesatte: non è vero che parte dell’avvocatura è con lui. Anche il Consiglio nazionale forense è contro la mediaconciliazione”. In una nota di lunedì diffusa dal Cnf, puntualizza l’Oua, si legge testualmente “che la disciplina sulla media- conciliazione, in quanto obbligatoria, è incostituzionale e che il sistema, così come concepito, non assicura un’adeguata soluzione delle controversie”. Sono le ragioni in pratica sostenute dall’avvocatura che si è astenuta dalle udienze (con il 90 per cento circa di partecipazione) dal 16 al 22 marzo “e che continuerà – aggiunge de Tilla – questa battaglia nelle prossime settimane”. L’Oua puntualizza anche che gli avvocati avevano chiesto lo slittamento di un anno della mediazione proprio per modificarla, facendo anzitutto venir meno l’obbligatorietà e introducendo viceversa la necessità dell’assistenza di un legale. IMPEGNO BIPARTISAN In questo senso sono stati predisposti e calendarizzati due disegni di legge al Senato ( Benedetti Valentini e Della Monica) “che testimoniano – secondo de Tilla – l’impegno bipartisan dei partiti di maggioranza e opposizione a favore delle nostre osservazioni e che raccolgono le proposte emerse dalle proteste di questi giorni”. |