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* AVVOCATI:ASTENSIONE DALLE UDIENZE CON ADESIONE MASSICCIA. APERTE LE MANIFESTAZIONI O.U.A. CON L'ASSEÒLBLEA DEL 16/3.
Roma, 16 mar. - (Adnkronos) - Con un'assemblea al teatro Capranica di Roma e un sit-in di protesta davanti a Montecitorio ha preso avvio la protesta degli avvocati italiani contro l'entrata in vigore, il prossimo 21 marzo, della media conciliazione obbligatoria.
In attesa del pronunciamento del Tar del Lazio, al quale l'Oua, l'organismo unitario dell'Avvocatura, ha presentato ricorso, fino al 22 marzo gli avvocati si asterranno dalle udienze. Secondo i dati forniti dall'Oua, l'adesione allo sciopero e' al 90%. E sono arrivati i primi riscontri politici: una delegazione dell'avvocatura, guidata dal presidente dell'Oua, Maurizio de Tilla, si riunira' il 28 marzo con il presidente della Camera, Gianfranco Fini e il 24 con il ministro degli Interno, Roberto Maroni. Intanto, la prossima settimana verra' calendarizzato al Senato un ddl bipartisan che modifica, come richiesto dall'Oua, la media conciliazione obbligatoria e interviene su altri aspetti importanti della giustizia civile. 'Oggi si sono fermati i tribunali italiani, e a Roma, al Capranica, abbiamo assistito a una manifestazione epocale: oltre duemila partecipanti in rappresentanza degli oltre duecentomila avvocati che oggi hanno incrociato le braccia in tutto il Paese per protestare contro la rottamazione della giustizia civile e la edia-conciliazione obbligatoria - commenta De Tilla - Il messaggio e' chiaro, si modernizzi la giustizia civile senza violare la Costituzione e senza colpire i diritti dei cittadini'. 'Le proposte dell'Oua per riorganizzare la macchina giudiziaria e ridurre i tempi dei processi sono realizzabili subito - spiega il presidente dell'Oua - Non e' necessario varare disegni di legge che mandano al macero milioni di cause arretrate, mettendole in mano ai cosiddetti ausiliari che giudicano a cottimo, come se fosse una catena di montaggio'. „E non e' utile per il Paese una media-conciliazione come quella che entra in vigore il prossimo 21 marzo - sottolinea - che e' incostituzionale e che obblighera' i cittadini a un ulteriore filtro per avere giustizia, nonche' a subire molte piu' spese. L'Italia ha bisogno di un sistema giudiziario che funzioni per tutti, non solo per pochi interessi privati. Il governo ascolti gli avvocati e intervenga. Altrimenti continuera' la protesta' Nell'agenda degli appuntamenti di oggi anche l'incontro con una rappresentanza del Pd, guidata dal responsabile giustizia, Andrea Orlando, con il segretario dell'Udc, Pier Ferdinando Casini e con Pier Luigi Mantini; poi un appuntamento con il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro e infine alle 19.30 riunione con il vicepresidente della Camera, Antonio Leone. |