Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Salerno
SEGRETERIA TEL. 089241388
FAX 0892574357
INDIRIZZO PEC
segreteria@pec.ordineforense.salerno.it
CASSA FORENSE NEWS
* * * I fantasmi a volte ritornano. Specie se li rievochiamo, la suggestione diventa forte. Anche perchè le esperienze passate hanno lasciato il segno, con la soppressione del Tribunale di Sala Consilinae e di alcune importanti sezioni come quella di Eboli. E' una prestigiosa associazione di avvocati, la Camera Penale Salernitana, che ha rispolverato nei giorni scorsi lo spettro di nuove soppressioni di uffici giudiziari nella provincia di Salerno, già colpita nel 2012 dalla "epocale" qunto nefasta riforma completata dalla Ministra Severino. Per la verità non si tratta di una novità assoluta,...
WEB MAIL
* DIRIGENTI GIUSTIZIA. COMUNICATO PER L'INAUGURAZIONE DELL'ANNO GIUDIZIARIO 2011.
Sezioni: PRIMA FILA
Data di pubblicazione 30/01/2011
ASSOCIAZIONE DIRIGENTI GIUSTIZIA.

COMUNICATO INAUGURAZIONE ANNO GIUDIZIARIO 2011

Nel mondo della Giustizia non si è mai parlato cosìtanto di “organizzazione”.
Eppure registriamo pesanti incoerenze rispetto alla necessità di costruire unamoderna organizzazione giudiziaria.
Lo scorso 18 gennaio, il Ministro della Pubblica Amministrazione Brunetta, presentando
assieme al Ministro Alfano il protocollo d’intesa sottoscritto con il C.S.M., ha dichiarato di
essere convinto che “l’80% dei problemi della giustizia italiana sia di natura
organizzativa”, aggiungendo che “all’obsolescenza delle macchine e delle tecnologie va
sommata l’obsolescenza culturale delle persone”.
A questo recupero di centralità della “questione organizzativa” da parte del decisore
politico, si accompagna una complessiva crescita di tale consapevolezza da parte di tutti
gli attori, istituzionali e professionali, del mondo della giustizia.
L’Organismo Unitario dell’Avvocatura ha orientato larga parte del proprio “decalogo” di
proposte ad aspetti organizzativi e gestionali. L’Associazione Nazionale Magistrati ha
dedicato un’intera sessione del proprio XXX congresso nazionale all’organizzazione. Dal
canto suo, il Consiglio Superiore della Magistratura, già nella precedente consiliatura,
ha impresso un forte impulso all’attività della propria settima commissione dedicata,
appunto, all’organizzazione degli Uffici giudiziari.
Eppure, questa condivisione così diffusa, non ha impedito di registrare incoerenze e
debolezze nelle concrete scelte operate.
Come Dirigenti dell’organizzazione giudiziaria, riteniamo doveroso segnalarne alcune.
Intanto, questa inaugurazione si svolge in emblematica coincidenza del terzo
anniversario dello svolgimento (29 e 30 gennaio 2008) delle prove scritte del
concorso a 40 posti da Dirigente senza che neanche sia conclusa la correzione
degli elaborati.
A questo punto ci chiediamo: un’amministrazione che vede coperte soltanto 209 delle
408 posizioni dirigenziali ancora distribuite sul territorio (la individuazione delle 61 da
sopprimere, che porterà la pianta a 347, ancora non è stata effettuata) può,
credibilmente, puntare a realizzare “processi brevi” se in 3 anni non riesce neanche
a svolgere la prima metà di un procedimento amministrativo?
E, ancora, ci chiediamo: si può perseguire, seriamente, una riorganizzazione senza
assicurare la presenza e l’apporto proprio delle figure professionali deputate a dirigere gli
aspetti organizzativi e gestionali?

Ma, oltre all’inaccettabile lentezza con cui si sta gestendo il concorso a Dirigente, quello
che denunciamo è l’assoluta dismissione di ogni politica di reclutamento di nuove
leve di personale amministrativo.
Non c’è operazione di risanamento finanziario, nella cui necessità, peraltro, ci
riconosciamo pienamente, che possa dettare la completa negazione di ogni nuovo
ingresso. Se si opera così, non soltanto si determina quella “obsolescenza” lamentata dal
Ministro Brunetta. In questo modo un’organizzazione la si condanna.
E, per di più, si compiono degli sprechi.
Che frutto daranno i milioni di euro del Fondo Sociale Europeo, impiegati a sostenere,
attraverso i progetti di diffusione delle best practices, la riorganizzazione di oltre 80 Uffici
italiani, se l’innovazione perseguita non troverà le spalle su cui fare leva? Se non troverà
nuove professionalità, giovani intelligenze che la sostengano?
Altra contraddizione che rileviamo è poi la perdurante incertezza nell’affermazione del
nuovo modello di governo degli Uffici Giudiziari previsto dal Decreto Legislativo n°
240 del 25 luglio 2006.
Dopo l’entrata in efficacia della nuova normativa (significativamente l’unico segmento della
riforma dell’ordinamento giudiziario su cui si stabilì la convergenza tra i due schieramenti
politici avvicendatisi nel governo del Paese) fu rapidamente conferita ai Dirigenti
amministrativi la concreta gestione delle risorse umane, mentre la gestione delle risorse
materiali, strumentali e finanziarie fu differita. Sono passati oltre quattro anni: cosa
impedisce di superare un assetto fonte di ambiguità e peraltro incoerente con il dettato
legislativo?
Nel campo dello sviluppo tecnologico ed informatico, come Dirigenti siamo stati in prima
fila a sostenere i progetti in corso. E ci siamo riconosciuti nell’illustrazione –compiuta
alcuni giorni fa dal Ministro Alfano- dei risultati conseguiti.
Non possiamo però archiviare senza qualche preoccupazione la vicenda della
scongiurata cessazione dell’assistenza informatica applicativa. E’ stata annunciata il
29 dicembre come decorrente dal 2 gennaio, provvisoriamente superata con una
comunicazione del 5 gennaio, definitivamente assicurata per tutto il 2011 con una
comunicazione del 25 gennaio scorso.
Si comprende agevolmente come resta difficile costruire un durevole sviluppo
organizzativo in una situazione di così sofferta incertezza.
A riguardo, mentre prendiamo atto con soddisfazione della tenuta, anzi del lieve
incremento, dei fondi destinati al Processo telematico (7,9 milioni nel 2010 contro i 7,3
milioni del 2009), ci interroghiamo sulle ricadute che determinerà, in assenza di un
organico ripensamento delle voci di spesa, la severa diminuzione degli stanziamenti
complessivi.
Se raffrontiamo il rapporto tra spesa per gli Uffici Giudicanti e PIL l’Italia registra un
inquietante 0,18, ben inferiore ad una media europea dello 0,24. Del resto, nel triennio
2006-2008 la quota di bilancio statale devoluta alla Giustizia è scesa di circa il 7% a fronte
di un incremento europeo del 27%.
Da Dirigenti dello Stato, ci siamo sempre distinti, spesso in solitaria controtendenza, nel
non rivendicare nuove e maggiori risorse finanziarie.

Crediamo sussistano margini di recupero di risorse, a partire da una seria ancorché
prudente rivisitazione della geografia giudiziaria, in grado di assicurare al servizio
giustizia stanziamenti certi e coerenti con i progetti di sviluppo perseguiti.
Da tempo, come Associazione Dirigenti, proponiamo la soppressione di 300 degli attuali
848 Uffici del Giudice di Pace. Questo ricondurrebbe la nostra organizzazione intorno ai
1000 uffici sul territorio e libererebbe più risorse di quanto si possa immaginare.
Sul punto delle risorse ci permettiamo, conclusivamente, di aggiungere ancora due
annotazioni.
Non riteniamo condivisibile la riluttanza a metter mano ad una riduzione, almeno, degli
Uffici del Giudice di Pace in assenza di una piena condivisione parlamentare e delle
amministrazioni locali interessate. Registriamo, a riguardo che in altri campi, dai progetti
TAV alla stessa riforma dell’Ordinamento Giudiziario, questa esigenza di unanimità di
consenso non è stata ritenuta indispensabile.
Infine, crediamo che la convinzione da consolidare sia incominciare a intendere il servizio
giustizia come una grande infrastruttura, utile, necessaria allo sviluppo.
E’ dell’inizio di questa settimana la revisione al ribasso (appena l’1 % per il 2011 e 1,3%
nel 2012) della stima di crescita del PIL italiano operata dal Fondo Monetario
Internazionale.
La piena assunzione dell’idea che il buon funzionamento della Giustizia concorre alla
crescita, forse potrebbe aiutarci ad adottare un’idea innovativa anche riguardo all’impiego
delle risorse.
Come Dirigenti, restiamo, ovviamente, disponibili ed interessati all’elaborazione ed al lavoro necessari per assicurare questa prospettiva.

28 gennaio 2011
© 2012 Ordine Avvocati Salerno - Tutti i diritti riservati - P.Iva/C.F. 80031390653 - Powered by ViaDeiMercanti