Il Senato ha finalmente licenziato il disegno di legge sulla riforma della professione forense. Non senza polemiche su accesso, minimi tariffari, patto di quota lite.

Mentre il governo ha tirato dritto e, secondo il Ministro Alfano, in accordo con i vertici di C.N.F. ed O.U.A., le opposizioni promettono ancora battaglia.

Il dibattito si è acceso al congresso nazionele forense di Genova, dove però è prevalso l'auspicio di una celere definitiva approvazione anche alla Camera, per evitare l'affossamento di una riforma che non può più essere rinviata.

" Miglioramenti e modifihe - hanno detto De Tilla e Paparo (presidente Ordine di Firenze) - potrà essere inserito anche successivamente, ma se in questa legislatura il provvedimento non passerà, si dovrà ricominciare tutto nella prossima, ripercorrendo una strada piena di incognite su tempi e contenuti.

In allegato il testo approvato al Senato