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* RIFORMA FORENSE: ANNULLATO AL SENATO L'EMENDAMENTO CHE ELIMINAVA LA INCOMPATIBILITA CON L'IMPIEGO PRIVATO. VITTORIA DELL'AVVOCATURA.
L'AVV.AMERICO MONTERA, Presidente del CdO degli Avvocati di Salerno e Delegato alla Cassa Forense, trasmette il COMUNICATO DELL'AVV.FEDERICO BUCCI, già Presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Roma.
* * * * Abbiamo vinto ! Si è svolta questa mattina la nostra manifestazione dinanzi al Senato contro la riforma dell’ordinamento professionale e, particolarmente, contro la deliberata abolizione dell’incompatibilità dell’impiego privato con l’esercizio professionale forense. Con un bel sole a confortarci, alcuni dei miei Amici erano in toga, altri hanno indossato una gigantografia del manifesto di Carlo Testa che ho collaborato a diffondere per email e, mentre i poliziotti scesi dai loro mezzi (spediti lì per fronteggiarci, dopo che la manifestazione era stata comunicata alla Questura) familiarizzavano con noi, manifestandoci simpatia e turisti giapponesi prendevano fotografie, sono scesi dal Senato dapprima il Prof Ichino ed altre due senatrici della sinistra, poi il capogruppo dell’IDV, i quali ci hanno comunicato che questa notte era stato annullato l’emendamento che avevano approvato lo scorso 21 ottobre. Il sen. Ichino, per non smentirsi quale bastian contrario, e le sue colleghe ci hanno precisato che erano stati contrari all’annullamento totale della novità, auspicando un compromesso, ma quelli della maggioranza - evidentemente bastonati da tutti i Colleghi di tutta l’Italia che ho pregato di interessarsi al riguardo - hanno insistito a nostro favore. Questa mattina, però, i senatori della maggioranza non si sono scomodati ad incontrarci (si erano offesi per le contumelie ricevute dai nostri Delegati alla Cassa Forense ?). Poiché sostengo che l’Avvocato è un signore, dobbiamo cavallerescamente sorridere alla Presidente della Confindustria Marcegaglia che oggi sarà in lacrime. Dopo aver informato gli Avvocati romani nei giorni scorsi con la mia circolare (dai toni un po’ accesi) “E’ dimostrato: vogliono distruggerci” ed aver aggredito telefonicamente due componenti della Commissione Giustizia del Senato (per onestà debbo specificare che entrambi si erano mortificati per il madornale sbaglio in cui erano incorsi), sabato e domenica con internet avevo diffuso quella circolare tra i Colleghi che ricoprono cariche nei Consigli degli Ordini, che avranno anche loro reagito sui senatori locali, mentre la Cassa Forense ha pesantemente criticato la novità dell’abolizione della incompatibilità segnalando che, affamandoci, la nostra previdenza sarebbe andata in malora. Non tutti i Colleghi miei Amici sono riusciti a venire questa mattina dinanzi al Senato, ma sentivo che tutti erano presenti spiritualmente. Tra pochi giorni il Senato licenzierà definitivamente il testo idiota (ancora una parola pesante, ma è pertinente) della riforma dell’Ordinamento professionale che, comunque, atterrerà i Consigli degli Ordini forensi e ci danneggerà enormemente (anche se per ora abbiamo fatto annullare la tragica abolizione dell’incompatibilità con l’impiego privato). Per il passaggio alla Camera non possiamo affidarci ai nostri rappresentanti che non apprezzo e dovremo impegnarci subito noi per combattere la micidiale riforma. Nell’assenza questa mattina (e non solo questa mattina) dei nostri ignavi rappresentanti, voglio qui ringraziare a nome di tutti noi i paladini che si sono spesi collaborando alla crociata: Donatella Cerè, Carlo Testa, Antonino Galletti, Mario Scialla, Mauro Mazzoni, Vittorio Marinelli, Stefano Galeani, Paolo Voltaggio, Giorgio Lombardi, Maurizio Campolo (che non fidandosi delle parole dei senatori è corso a farsi dare il resoconto della seduta senatoriale), i valorosi Consiglieri di Amministrazione e gli autorevoli Delegati alla Cassa Forense e tutti gli altri che hanno propiziato la vittoria (che saranno identificabili nelle foto dei turisti giapponesi), oltre ai Colleghi non di Roma che presumo abbiano fatto la loro parte. Viva noi. Federico Bucci |