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LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO : Sono le tasse la vera emergenza nazionale. L'altra priorità è la sicurezza. ... In Italia ci sono due totem che non possono essere toccati: la politica e il sindacato.
Il Presidente di Confindustria irrompe nuovamente sulla scena politica. Questa volta mette i paletti. "Non siamo disposti a pagare un euro in più di tasse". A nome degli industriali, la linea di confine è tracciata.
Un altro affondo è contro i totem intoccabili. Politica e sindacati non possono vivere alle spalle di chi lavora. Il Paese è sempre meno disponibile a sopportare il peso di chi tende a perpetuare privilegi e rendite di posizione, azionando la leva fiscale o i meccanismi assistenziali.
Il discorso appare in linea con quanto affermato e richiesto, negli ultimi mesi, dalle rappresentanze degli Avvocati e sicuramente troverà consensi in tutto il ceto professionale. Forse è giunto il momento di aprire un dialogo più stretto e collaborativo con la Confindustria per superare le divisioni che si sono create a seguito del dibattito sulla riforma della professione forense. Oggi siamo più vicini. (Enrico
Tortolani Direttore Responsabile del sito) «Le tasse rappresentano un'emergenza nazionale». Lo ha dichiarato il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo, che sta partecipando a Cortina ad un incontro con gli imprenditori. A livello nazionale, ha aggiunto, «l'altra priorità è la sicurezza». Aliquota sulle rendite Secondo l'imprenditore «è scandaloso che qualche esponente del Governo venga fuori con la tassazione delle rendite». «Apprezzo - ha aggiunto - la frenata del presidente Prodi. Non siamo disposti a pagare un euro in più di tasse». «L'emergenza tasse - ha indicato - non è di oggi, sia chiaro, ma oggi nel mondo le abbassano dappertutto». Montezemolo ha quindi riferito che come imprenditore preferisce avere «meno tasse rispetto agli incentivi. Questi non so come prenderli, a chi darli, e chi devo impietosire per riceverli». Evasione «Per combattere l'evasione bisogna abbassare il livello delle tasse, perchè è chiaro che più le tasse sono alte più uno è portato ad evadere», rileva il presidente di Confindustria. «Paghiamo troppe tasse», ha aggiunto, spiegando che su questa posizione «in Confindustria siamo unitissimi». «Bisogna abbassare le tasse - ha concluso - e per questo dal Governo ci aspettiamo decisioni forti e coraggiose; siamo per lo scambio incentivi-tasse». Tagli alle spese Montezemolo aveva aperto il dibattito puntando il dito contro la scarsa volontà di ridurre i costi dimostrata dall'esecutivo guidato da Prodi: «In questo Governo come in molti Governi precedenti - ha detto - spicca la mancanza di coraggio di tagliare le spese improduttive». «Avessi davanti come un anno fa il ministro, il serio Tommaso Padoa Schioppa - ha continuato - gli ripeterei le stesse cose. Non si fanno i bilanci con le entrate ma servono sacrifici per diminuire i costi». Politica e sindacato «In Italia ci sono due totem che non possono essere toccati: la politica e il sindacato», ha denunciato Montezemolo. «La politica cambi e riparta mettendo al centro del dibattito autorevolezza e meriti. Bisogna riformare lo Stato - ha aggiunto - ma è difficile farlo con chi in questa situazione trae grandi benefici». Marco Biagi «Non mi sta bene che un esponente della maggioranza di Governo dia dell'assassino a dei servitori dello Stato», così Montezemolo ha commentato le dichiarazioni di Francesco Caruso (Prc) in merito a Treu e Biagi. Per quanto riguarda gli ex brigatisti rossi e neri ha dichiarato: «Non mi sta più bene che ex terroristi di destra e di sinistra diventino insegnanti e girino l'Italia facendo conferenze». Sciopero fiscale Per il numero uno di Confindustria, il problema fiscale in Italia «non si risolve con la piazza e con lo sciopero». «In un Paese serio - ha aggiunto - l'opposizione deve fare progetti, specie se è rimasta al Governo cinque anni con una maggioranza mai vista». Telecom «Telecom è un'azienda sana, strategica per il paese», ha detto Montezemolo in merito alla maggiore compagnia telefonica italiana. «Credo che il sistema Italia avrebbe potuto fare di più nel suo complesso - ha aggiunto - e credo anche che oggi Telecom debba rappresentare una realtà europea: avere forti partner europei è un vantaggio». Patto sul welfare Il protocollo su Welfare firmato da Governo e parti sociali «è immodificabile», ha specificato il presidente di Confindustria: «a questo punto il Governo dovrebbe presentare il protocollo al Parlamento così com'è, come lo abbiamo firmato». Riforma Legge Biagi Su una possibile riforma della legge Biagi Montezemolo ha commentato: «Se ci fosse in Parlamento, che è sovrano, un tentativo per modificare questo patto raggiunto tra noi, sindacato e governo tutte le forze favorevoli alla flessibilità dovrebbero coalizzarsi». Se questo succedesse, ha aggiunto, «sarebbe un'altra di quelle auspicabili situazioni in cui maggioranza e opposizione potrebbero votare insieme su qualcosa che è importante per il futuro dell'Italia e non è né di destra né di sinistra». Per vincere la precarietá, ha sottolineato il presidente di Confindustria, «è necessario completare la legge Biagi con due elementi: la maggiore formazione e soprattutto gli ammortizzatori sociali». Imprenditori al Sud. Per Montezemolo «fare l'imprenditore al Sud è un atto di eroismo». «Al Sud - ha detto - abbiamo aziende piene di denaro pubblico che fanno concorrenza a imprenditori privati. Abbiamo aziende che hanno più dirigenti che lavoratori. Questo è un problema di classe dirigente». «Il Sud - ha concluso - è il luogo più grande di crescita del Paese ma non possiamo sempre continuare a dircelo senza far nulla». |